Sterling non è solo un sogno: la formula scelta dal Napoli per portare l’inglese in azzurro


Il Napoli ha cominciato ad accarezzare in alternativa in attacco l’idea Raheem Sterling, trent’anni, una carriera ai massimi livelli tra Liverpool, Manchester City, Chelsea e una parentesi sfiorata con l’Arsenal. Una suggestione di lusso, certo, ma che si scontra con ostacoli economici enormi.

Napoli-Sterling, le ultime sulla trattativa

La sua situazione al Chelsea, come riportato dal Corriere dello Sport, ricorda da vicino quella di Lukaku la scorsa estate: giocatore in uscita, allenamenti a parte, volontà del club di liberarsene anche per motivi di bilancio. Il Chelsea ha appena investito 169 milioni di sterline sul mercato estivo (circa 190 milioni di euro), e ha necessità urgente di fare cassa. Per Sterling, la dirigenza londinese spera in un incasso da almeno 20 milioni di sterline (23 milioni di euro), cifra che però appare molto difficile da ottenere, viste le condizioni contrattuali del giocatore.

Il vero ostacolo resta l’ingaggio: Sterling guadagna 325.000 sterline a settimana, ovvero 15,6 milioni di euro a stagione. Un salario pari a quello di Osimhen e quasi la metà dell’intero cartellino di Beukema. Un’enormità sostenibile solo da club sauditi o, in casi eccezionali, da realtà come il Galatasaray, che negli anni ha puntato su nomi altisonanti in uscita dalla Premier.

Nel frattempo, si è registrato anche l’interesse del Bayer Leverkusen, altro club che potrebbe tentare il colpo se dovessero aprirsi spiragli favorevoli.

Per il Napoli, la formula più realistica sarebbe il prestito, ma a condizioni profondamente ridiscusse, soprattutto per quanto riguarda lo stipendio. L’idea però esiste, e Manna ha già acceso i primi contatti, lasciando aperto uno spiraglio in caso di evoluzioni clamorose.

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