Napoli, slitta il centro sportivo: azzurri a Castel Volturno fino al 2027

Arrivano novità importanti sul prossimo centro sportivo del Napoli, a parlarne è il sindaco di Castel Volturno


Nessuna buona notizia per il Napoli nemmeno sul tema centro sportivo, infatti per una serie di cavilli burocratici che poi andremo ad elencare, gli azzurri resteranno a Castel Volturno almeno fino al 2027 anche se negli ultimi giorni De Laurentiis ha cercato di smuovere le acque.

Un centro sportivo di proprietà è senza ombra di dubbio un obiettivo per il Napoli da soddisfare per poter accentrare tutto il proprio settore sportivo in unico luogo senza doverlo dividere per tutta la provincia di Napoli come accade tutt’oggi.

Napoli, niente centro sportivo almeno fino al 2027

Il Napoli, da diversi anni, ha avviato un processo di ricerca di un terreno adatto sul quale costruire il proprio centro sportivo; fra le ipotesi vagliate, tra cui c’era anche quella di Torre Del Greco, la scelta sembrerebbe essere ricaduta su un terreno a Succivo, provincia di Caserta.

Tuttavia, quest’area di 240 mila metri quadrati hanno un forte vincolo paesaggistico legato alla presenza del Casale di Teverolaccio protetto dal Ministero della Cultura dal 1993 che comporta una serie di stringenti limitazioni alle costruzioni nelle aree limitrofe.

Queste limitazioni riguardano l’altezza massima delle strutture, necessità di ottenere pareri positivi dalle autorità competenti, mantenere la tutela visiva e ambientale del Casale oltre ad un’infinità di iter burocratici da soddisfare che non fanno altro che aumentare il tempo d’attesa.

Ancora una volta, il calcio si intreccia con la politica; nelle scorse ore sembrerebbe esserci stato un incontro tra De Laurentiis e un rappresentante del sindaco di Succivo per stabilire i prossimi passi da fare insieme per vedere il Napoli costruire proprio lì il suo centro sportivo.

In sintesi, ogni intervento in quell’area richiede un parere positivo da una commissione di esperti ambientali, territoriali e di preservazione dei patrimoni, oltre a una conferenza congiunta tra Comune, Regione e Soprintendenza.

Al giorno d’oggi, sappiamo semplicemente che la Soprintendenza ha dichiarato fattibile la riqualificazione della zona a patto di preservare i patrimoni ambientali. Tuttavia, questo lunghissimo iter burocratico, soprattutto in Italia, è destinato a durare anni.

L’importanza di un centro sportivo di proprietà

I vantaggi di un centro sportivo di proprietà sono innumerevoli e vanno dai più banali ai più concreti. Innanzitutto, banalmente, l’accentramento di tutto il settore sportivo renderebbe più unito l’intero Calcio Napoli.

In seguito, la possibilità di decidere in autonomia le partite del settore giovanile senza dipendere dalla disponibilità del Piccolo di Cercola o di altri campi gioca senza dubbio una grande importanza.

Infine, concretamente parlando, sarebbe più facile per un allenatore visionare i propri giovani del Napoli in partita o in allenamento semplicemente rimanendo nello stesso centro sportivo in cui si allena la Prima Squadra, ciò aiuterebbe anche i giovani ad emergere.

Ad esempio, si pensi ad un Antonio Conte che, terminato l’allenamento, abbia la possibilità di vedere la Primavera giocare e di notare i giovani di spicco, cosa che non avrebbe mai potuto fare, se non indirettamente, se quella partita si fosse giocata ad esempio al Piccolo di Cercola.


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI