Natale a Napoli tra Struffoli, Roccocò e Susamielli: come nascono i dolci della tradizione

Struffoli- dolci nataliz campani


Si avvicina il Natale, la festività religiosa più sentita dell’anno che, in particolar modo a Napoli e in tutta la Campania, viene celebrata anche a “tavola” con il tipico cenone delle feste caratterizzato da piatti prelibati e dolci ricchi di storia e tradizione.

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Natale a Napoli e in Campania: la storia dei dolci delle feste

Tra i dolci più iconici spiccano i Roccocò, uno dei dolci simbolo del Natale napoletano. Le loro origini risalgono al XVIII secolo e nascono come biscotti duri a base di mandorle, zucchero, farina e spezie come cannella e chiodi di garofano. La forma tradizionale è a ciambella o intrecciata, ma spesso si trovano anche varianti a forma di otto o di bastoncino.

Il Roccocò non è solo un dolce: il suo nome deriva dal francese “roca”, che significa “roccia”, per indicare la sua consistenza croccante. Si tratta di un dolce ideale da conservare durante le feste e simboleggia fortezza e stabilità familiare. In alcune famiglie, era tradizione accompagnarlo con un bicchiere di vino liquoroso o con liquori speziati.

Immancabili sulle tavole imbandite a festa anche gli Struffoli, piccoli dolcetti fritti, ricoperti di miele e decorati con confettini colorati. La loro origine è molto antica e risale addirittura all’epoca greca: si racconta che durante i festeggiamenti dedicati a Dioniso si preparassero palline di pasta dolce, precursori degli odierni Struffoli. Il dolce è arrivato a Napoli attraverso influenze spagnole e arabe, evolvendosi nel corso dei secoli fino a diventare simbolo di abbondanza, gioia e festa. La forma rotonda o a torre richiama la perfezione e la continuità della vita, rendendo questo dolce un vero portafortuna natalizio.

Ad aggiungersi i Susamielli, biscotti a forma di “esse” a base di miele e mandorle. Il loro nome deriva dal latino “sesamum”, che indica il sesamo, uno degli ingredienti originari. Comparsi nei conventi napoletani tra il XVII e il XVIII secolo, erano preparati dalle monache per le feste natalizie e simboleggiavano fertilità e prosperità. I Mostaccioli, tipici dolci speziati ricoperti di cioccolato, hanno una storia simile. L’origine risale all’influenza araba nella cucina mediterranea: spezie come cannella, noce moscata e chiodi di garofano venivano mescolate al miele e alla farina, creando un dolce ricco e aromatico, perfetto per le festività. Il termine “mostacciolo” deriva dal latino “mustaceus”, usato per indicare dolci preparati con mosto d’uva.

Protagonista dell’ampia gamma di dessert natalizi è sicuramente il panettone: nonostante sia un dolce tipicamente lombardo, la Campania ha sviluppato versioni artigianali arricchite con canditi locali, creme e cioccolato. Questi dolci riflettono l’incontro tra tradizione settentrionale e creatività partenopea, trasformandosi in simboli di convivialità e abbondanza durante le feste.

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