‘A Chiena: storia ed origini della Festa a “suon di secchiate”


 

chiena festaPer non soffrire il caldo e risollevarsi dall’afa estiva che colpisce specialmente le regioni meridionali molti decidono di andare in montagna, altri trascorrono tutta la giornata a mare, alcuni scelgono invece di partecipare alla “Chiena”, la Festa dell’Acqua. Questo evento così fresco ed estivo si realizza ogni anno, tra fine luglio e inizio agosto, a Campagna, un comune in provincia di Salerno che per secoli è stato il principale centro economico della Valle del Sele. Il corso del fiume Tenza, lungo diciassette chilometri proveniente dall’oasi naturale del Monte Polveracchio, viene deviato per permettere all’acqua di raggiungere le strade del centro storico. L’acqua, captata in località Chiatrone, si immette nella città da piazza Melchiorre Guerriero per inondare i piedi dei turisti e non solo.

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Se volete partecipare alla “piena”, non pensate però di rilassarvi semplicemente grazie a una splendida passeggiata nell’acqua, ma preparatevi a iniziare una vera e propria guerra forniti di secchi con cui dovrete bagnare i malcapitati. Ovviamente è consigliata una tenuta da spiaggia per godere a pieno dell’esperienza. Inoltre potrete anche aspettare la celebre “chiena di mezzanotte”, tra il 16 e il 17 agosto, per vivere l’ultima inondazione dell’anno guardando la luna riflessa nell’acqua. Dal 1994 la manifestazione è affidata allassociazione di volontariato Pro Loco Città di Campagna che organizza il calendario di eventi artistico-culturali che rendono questa festa suggestiva e simpatica. Ma nonostante il cartellone di appuntamenti sia nato ufficialmente solo negli anni Novanta, “‘a Chiena” ha una storia antichissima.

Per scovare l’origine di questa festa bisogna addirittura addentrarsi nella mitologia e andare a scomodare Ercole, figlio del dio Giove e della mortale Alcmena, conosciuto per la sua immane forza. In una delle dodici fatiche, al mezzo dio fu chiesto di pulire le stalle del re Augia prima del calar del sole. Per riuscire nell’impresa Ercole deviò il corso del fiume Alfeo. Questa divina fatica fu presa ad esempio proprio da Campagna, dove, nel Seicento, si decise di debellare la peste deviando per la prima volta il Tenza, affinché la purezza delle sue acque potesse ripulire le vie cittadine. Tale escamotage fu adottato successivamente anche per ripulire le strade dagli escrementi di animali da soma, nei periodi estivi di forte siccità. L’abitudine di deviare i letti dei fiumi per lavare le strade fu adottata, nel Settecento, da Torino dove un leggero flusso del Po venne incanalato verso i luoghi più importanti della città. Anche a Roma, si deviava il Tevere per far risplendere le piazze della capitale.

Bisogna però aspettare il 1889 per assistere a una vera organizzazione che permettesse almeno a Campagna, di non far allagare anche le botteghe oltre che le strade. In quell’anno, infatti, con il restauro del canale artificiale e della pavimentazione del corso Umberto I, il principale di Campagna, si permise il deflusso delle acque fluviali senza l’allagamento delle attività commerciali e delle abitazioni. L’idea della “Chiena” intesa come vera attrazione turistica nasce però nel 1982, anno in cui si percepisce che questa festa può servire per esaltare anche la bellezza storica e culturale del comune salernitano.

Fonti: “Napoli e la Campania: Capri, la Reggia di Caserta, Pompei, Amalfi, Paestum”, Milano, Touring Club Italiano, 2002

sito dell’associazione Pro Loco


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