Dopo il caso Siani, il San Carlo: chi fa magheggi ci guadagna sempre


Sul finire del mese di Luglio dello scorso anno, come molti lettori potranno ricordare, fece notizia la circostanza che in occasione dello spettacolo benefico di Alessandro Siani all’interno dell’area archeologica di Pompei, il comico decise di annullare tutto al momento di salire sul palco perché molti posti a sedere erano stati riservati a pretese e sedicenti personalità, mentre coloro che avevano comprato il biglietto erano costretti a stare in piedi. Siani così decise di rimborsare quelli che avevano acquistato il titolo d’ingresso, e di donare personalmente la somma che avrebbe costituito l’incasso, cioè ventimila euro: un messaggio chiaro ai soverchiatori taccagni entrati gratis a un evento di beneficenza.

Nel Dicembre appena passato due teatri della città (non è importante esplicitare quale, visto che ciò che vi sto per dire accade in tutta Italia) davano come balletto di Natale “Lo Schiaccianoci ” di Čajkovskij; poiché avevo l’intenzione di assistervi iniziai la procedura per l’acquisto on-line dei tickets e al momento di scegliere i posti mi accorgo che alcuni avevano una colorazione particolare, ad indicare che non erano disponibili. Bene,posto non disponibile” è qualcosa di ben differente da “posto già venduto”, e se consideriamo che corrispondono spesso ai posti migliori , che variano di spettacolo in spettacolo (a indicare che l’indisponibilità non è dovuta a una destinazione particolare o da un’inagibilità) e che l’esperienza resta il modo principale attraverso cui conoscere le cose, è facile concludere che si tratta di posti riservati. I posti rimanenti erano quelli meno ottimali per guardare il balletto, così decisi di lasciar stare sia perché ero amareggiato sia perché non volevo dare soldi a questi teatri, in particolare a uno dei due che pratica prezzi non propriamente popolari specialmente per chi è giovane. Ammettiamo tuttavia che il ragionamento non sia convincente, perciò aggiungo che quel medesimo giorno mi lamentai della situazione con una persona, la quale mi disse: “So che si tratta proprio di quello per cui sei arrabbiato, ma se vuoi un posto potrei fartelo avere”.

Teatro di San Carlo

Se quanto detto non è stato sufficiente a dimostrare che forse le persone serie fanno ridere più dei comici, ecco cosa è successo ieri al San Carlo di Napoli: in risposta al commissariamento del Teatro, i lavoratori hanno fatto saltare “Il barbiere di Siviglia ”, nonostante fossero state già abbassate le luci e dopo aver fatto aspettare il pubblico in sala per più di un’ora. Scontata la reazione agitata degli spettatori, che dopo la lunga attesa hanno visto spuntare dal palco alcuni rappresentanti dei sindacati ad annunciare loro l’annullamento della rappresentazione. Tra posti di lavoro in bilico e maleducazione nei confronti dei cittadini che perdono tempo e soldi, ci guadagna sempre chi fa magheggi.

Comunque no, “Lo Schiaccianoci ” alla fine non l’ho visto.


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