Straordinario ritrovamento archeologico: un tratto dell’antica strada tra Napoli e Pozzuoli

Foto pagina Facebook Terme di Via Terracina Archaeological Project


Nel corso degli scavi presso le terme romane di via Terracina a Napoli, è stata scoperta una delle antiche arterie viarie più importanti della Campania.

Si tratta della Puteoli-Neapolim che collegava Pozzuoli, il porto commerciale dell’Impero Romano, con Napoli.

Sempre a Fuorigrotta, in via Terracina sono stati ritrovati anche i resti dell’impianto termale romano e un ampio piano pavimentale in cocciopesto risalente al III secolo a.C.

Gli scavi sono stati condotti da una équipe di studenti dell’Università L’Orientale e della Federico II coordinati dai professori Marco Giglio e Gianluca Soricelli, con l’intento di ripercorrere le aree scavate negli anni ’30 del secolo scorso.

“Ad occuparsi degli scavi delle terme romane di via Terracina, riaffiorate durante i lavori di realizzazione della Mostra delle Terre d’Oltremare, fu Amedeo Maiuri, all’epoca sovrintendente alle Antichità di Napoli e del Mezzogiorno”, afferma a www.nationalgeographic.it Marco Giglio, docente di Metodologia e tecnica della ricerca archeologica presso l’Università L’Orientale di Napoli e responsabile dalla campagna di scavo ancora in corso insieme all’archeologo Gianluca Sorricelli, docente associato di Storia romana presso l’Università del Molise.

“Maiuri rinvenne nell’area fieristica alcuni tratti dell’antica arteria stradale e li limitò con due filari di pini. Anche qui, l’illustre archeologo ne rinvenne un tratto e lo segnalò piantando sul terrapieno che sovrasta il tracciato individuato, appunto dei pini”, spiega ancora Giglio. “Seguendo questa indicazione, lasciata forse per i posteri, stiamo riportando in luce un tratto dell’antica strada che costeggia le terme. Sarebbe necessaria una campagna di scavi più articolata per rimuovere il terrapieno, piante e alberi e riscoprire l’intero basolato”.

“Ciò che ci stupisce di questo antico edificio, è la sua vitalità nel corso dei secoli. Più volte i suoi ambienti sono stati modificati e rimaneggiati per consentirne la fruizione. L’area residenziale delle terme, in particolare, ospitava anche una bottega e si sviluppava su più livelli: è ancora visibile una tratto di scala che conduceva agli ambienti superiori”, conclude Giglio.


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