Riapre dopo 42 anni la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo: gioiello del ‘500


Riapre dopo 42 anni la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo. Il gioiello rinascimentale fu costruito tra il 1554 ed il 1564 ed era rifugio di pescatori e marinai e meta per i naviganti che partivano e tornavano salvi nel porto di Napoli.

Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, riapre dopo 42 anni

Dai napoletani è conosciuta come la “chiesa dei marinai”, per altri come la Chiesa spartitraffico di Via Marina, o come la Chiesa di Largo del Mandracchio. Fu fondata, secondo la leggenda, dal marinaio Bernardino Belladonna, scampato ad un nubifragio.

Era il 1554 quando, in omaggio alla Madonna di Portosalvo, un gruppo di marinai fondò lungo l’attuale via Marina, una congrega con annessa cappella. La chiesa ad unica navata, è decorata con splendidi marmi e da un soffitto cassettonato, decorato in oro, nel quale grazie al restauro, è tornata a risplendere la gloria della Vergine di Battistello Caracciolo.

I napoletani, nei secoli, sono noti come marinai, emigranti e commercianti sulle vie del mare Mediterraneo e, nel tornare a casa vedevano sulla costa il profilo della Chiesa di Portosalvo il cui nome già testimoniava l’emozione che riempiva loro il cuore: era la Congregazione da loro voluta e fondata che gli veniva incontro e verso cui essi tornavano commossi, di ritorno da navigazioni spesso perigliose in paesi lontani. Oggi il restauro della Chiesa di Portosalvo può rappresentare un simbolo di un porto sicuro e protetto dalla devozione di cui la città di Napoli, l’Italia, l’Europa e il mondo intero hanno un gran bisogno in questo delicato momento storico“. Le parole ad Ansa.it di padre Salvatore Fratellanza, presidente del Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate della Diocesi di Napoli.

Un lungo lavoro di restauro iniziato nel 2014 dopo che la chiesa fu gravemente danneggiata dal terremoto del 1980 e da allora mai stabilmente riaperta.

Ha riaperto alla città dopo 42 anni di chiusura, la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo. – ha detto Flavia Sorrentino, Vicepresidente del Consiglio Comunale di Napoli. – Questo splendido luogo sacro, costruito tra il 1554 e il 1564, era rifugio di pescatori e marinai: una meta per i naviganti che partivano e tornavano salvi nel porto di Napoli. Onorata dell’invito ricevuto dal Comitato di Gestione delle Arciconfraternite Commissariate di Napoli e dall’Arcivescovo Don Mimmo Battaglia.
La sua riapertura è un ulteriore segnale del rinnovamento e della cura che desideriamo per Napoli“.


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