Da Robertino a Cazzaniga: chi era Renato Scarpa, l’attore milanese dal cuore napoletano


La scena più celebre recitata da Massimo Troisi è, molto probabilmente, quella del dialogo tra Gaetano e Robertino nel film Ricomincio da tre. Una pellicola che a quasi 40 anni di distanza continua a divertire come se fosse la prima volta, un capolavoro autentico del cinema che come tutti i capolavori è senza età.

Renato Scarpa è nato a Milano il 14 settembre 1939 ed è morto oggi, giovedì 30 dicembre 2021. La sua carriera nel cinema è iniziata nel 1969 con una parte nel film Sotto il segno dello scorpione dei fratelli Taviani, il primo di una filmografia estremamente lunga e importante.

Proprio Scarpa è l’attore che interpretò Robertino, una persona di circa 40 anni che però è ancora un bambino a causa della madre, la quale lo ha sempre rinchiuso, represso, confinato in una casa senza permettergli di crescere e diventare un uomo. La sua condizione di vita è soprattutto tragica: Gaetano lo sprona a uscire, “a rubare”, “toccare le femmine” scatenando la reazione di Robertino che si mette a urlare chiamando mammina. Risate estremamente amare.

Un ruolo per il quale Renato Scarpa era una sorta di predestinato. In un’intervista a Repubblica del 29 settembre 2016 infatti affermò: “Massimo, come tutte le persone che hanno sofferto, era molto sensibile. Aveva colto qualcosa in me: sono figlio di una vedova, orfano della guerra, mio padre è morto a 28 anni. Quel personaggio forse ce l’avevo dentro, Massimo l’ha tirato fuori […]

Tra noi c’ è stata subito una grande alchimia. La scena di Robertino non l’abbiamo mai ripetuta, come se l’avessimo sempre fatta. Massimo ha abbattuto i pregiudizi sul Sud, dal machismo al superomismo, allo stereotipo sulla famiglia. Ha fatto un film generazionale, è un idolo come Marilyn.

Era speciale, il fratello che chiunque avrebbe voluto avere, un amico vero. Un portabandiera dell’onestà. Citando Dickens dico sempre che Massimo è una persona di quelle che si incontrano quando la vita decide di farti un regalo. Un uomo senza sovrastrutture. Un talento enorme, una summa tra la profondità di Eduardo e la comicità di Totò. Ma con uno stile tutto suo”.

Renato Scarpa è celebre anche per aver interpretato il dottor Cazzaniga in Così parlò Bellavista e Il mistero di Bellavista, film culto di Luciano De Crescenzo in cui dietro la scorza impassibile e intransigente di questo signore venuto da Milano si cela una persona a modo, gentile, un uomo d’amore per dirla con Bellavista.

Ed un uomo d’amore lo è davvero Renato Scarpa, stando alle belle parole che ha riservato a Napoli nella stessa intervista: “Adoro la città, le chiese, Capodimonte, vengo a Napoli spesso, ho molti amici. Invece mi arrabbio quando in taxi vado verso il Vomero e vedo lo scempio edilizio de “Le mani sulla città” di Rosi”. Anche “Così parlò Bellavista” è stato per me speciale, divertente, ricordo con affetto Renzo Arbore, grande personaggio che racconta nel mondo Napoli, la sua città d’adozione, con tocco gentile”.

Sarebbe però riduttivo citare soltanto pochi film. Renato Scarpa ha infatti recitato in decine di film, diretti da alcuni dei migliori registi italiani: oltre ai fratelli Taviani prima citati, dobbiamo aggiungere Bellocchio, Comencini, Rossellini, Steno, Monicelli, Liliana Cavani, Garrone e tanti altri. Ne Il postino, ultimo film con Massimo Troisi, è stato diretto da Michaeal Radford.

Fonti:
Renato Scarpa: “Troisi, il mio fratello perduto” su Repubblica.it(consultato il 04/06/2019)
Renato Scarpa, filmografia. IMDB


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