Proteste contro il genocidio a Gaza: Israel Premier Tech esclusa dal Giro dell’Emilia

Israel Premier Tech - Foto: pagina Facebook ufficiale


La Israel Premier Tech non prenderà parte al Giro dell’Emilia, in programma sabato a Bologna. La decisione è arrivata dopo giorni di tensioni, con l’annuncio da parte di collettivi di possibili blocchi alla corsa, sul modello di quanto già avvenuto alla Vuelta in Spagna.

Un’eventuale partecipazione della squadra israeliana avrebbe infatti messo a rischio la sicurezza dei corridori e lo svolgimento stesso della competizione, che si concluderà come da tradizione sul Colle di San Luca. Questa la posizione ufficiale dell’organizzazione. Di fatto, in tutto il mondo si sta cercando di dare un segnale forte contro il genocidio in Palestina e l’esclusione dalle competizioni – sportive e non – di Israele è un tema parecchio in voga.

L’invito del Comune e la scelta degli organizzatori

Nei prossimi giorni era previsto un tavolo in Prefettura per valutare eventuali misure di sicurezza. Alla fine, però, gli organizzatori hanno convinto la Israel Premier Tech a rinunciare, accogliendo anche l’appello del Comune di Bologna.

“Riteniamo che lo sport sia un veicolo di valori universali di condivisione, leale competizione, solidarietà tra i popoli – ha dichiarato l’assessora Roberta Li Calzi – e siamo soddisfatti nell’apprendere che la squadra israeliana non prenderà parte al Giro dell’Emilia”.

Rischio nuove tensioni con le altre gare italiane

La questione potrebbe ripresentarsi a breve. La formazione israeliana è infatti inserita nella startlist di tutte le principali corse del calendario italiano autunnale: il Trittico Lombardo (Coppa Agostoni il 5 ottobre, Coppa Bernocchi il 6 e Tre Valli Varesine il 7), il Gran Piemonte del 9 ottobre e soprattutto il Giro di Lombardia dell’11 ottobre.

Al momento, la Israel Premier Tech non ha reso note le proprie decisioni, mentre l’Unione Ciclistica Internazionale ha ribadito la linea della non esclusione.

Un calendario sportivo ad alta tensione

Sullo sfondo restano anche le tensioni legate al calcio: martedì 14 ottobre, a Udine, la nazionale italiana affronterà Israele in una gara valida per le qualificazioni al Mondiale. Un appuntamento che, come il ciclismo, si preannuncia ad alto rischio ordine pubblico.


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