Movimento Neoborbonico: “Azione legale contro il sequestro delle sciarpe”


Quando il Napoli scende in campo, ormai, a tenere banco non è solo il pallone e il risultato di fine partita. Lasciando per un momento da parte i cori e gli striscioni che puntualmente discriminano il popolo azzurro, negli ultimi giorni ha suscitato interesse il sequestro forzato delle sciarpe con simboli borbonici effettuato all’esterno dello stadio San Paolo. Al momento nessuno ha fatto ancora chiarezza, ma il Movimento Neoborbonico ha fatto un primo passo per fronteggiare questa sorta di censura che non è andata giù ai tifosi del Calcio Napoli e non solo. Di seguito il comunicato del Movimento che ha deciso di ricorrere ad azioni legali.

MOVIMENTO NEOBORBONICO

COMUNICATO STAMPA

Pronte azioni legali contro i sequestri (illegali) di sciarpe con simboli delle Due Sicilie allo stadio San Paolo

Richiesta di chiarimenti a Questura, Calcio Napoli e sindaco di Napoli

In occasione della partita Napoli-Empoli allo stadio San Paolo sono state nuovamente sequestrate numerose sciarpe e bandiere con simboli delle Due Sicilie anche ad alcuni bambini e ad alcune donne. Premesso che si tratta di una simbologia radicata, diffusa e, come richiedono le attuali normative, associata al Napoli da circa 30 anni; premesso che lo stesso Calcio Napoli quest’anno l’ha utilizzata con successo anche per una sua linea di abbigliamento ufficiale; premesso che, come da regolare richiesta presentata dal Movimento Neoborbonico al GOS (l’organismo preposto all’ordine pubblico allo stadio) lo stesso GOS aveva acconsentito all’uso di sciarpe e bandiere borboniche “purché associate a colori e simboli del Calcio Napoli” (dispositivo del 4/1/16); premesso che i materiali sequestrati non contenevano frasi irriguardose o offensive (“Orgoglio napoletano”, “Il mio cuore batte per te” le più diffuse), il sequestro appare del tutto immotivato e illegale e il Movimento Neoborbonico sta raccogliendo presso il suo ufficio legale le testimonianze dei tanti tifosi danneggiati materialmente e moralmente dalla sottrazione immotivata di beni personali, come documentato anche da diverse foto scattate in Curva B e in Tribuna.

I risarcimenti saranno richiesti al Calcio Napoli e ai responsabili dell’ordine pubblico presso lo stadio San Paolo.

L’episodio appare ancora più sconcertante alla luce di quanto da anni capita ai danni degli stessi tifosi napoletani, vittime di cori e striscioni razzisti (e impuniti).

A questo punto, intanto, è quanto mai opportuno un chiarimento da parte della Questura e del Gos, della Società Calcio Napoli e dello stesso sindaco di Napoli: la simbologia delle Due Sicilie si sta enormemente diffondendo negli ultimi anni sugli stadi e fuori, a Napoli e nel resto del Sud.

La stessa simbologia non è stata e non è una simbologia di carattere politico-elettoralistico ed è semplicemente la sintesi di una storia plurisecolare, di una cultura, di una identità e di un orgoglio che nessuna legge può e potrà mai vietare.


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