Ne derivano una serie di post cattivi e vergognosi, non giustificabili dal non sapere della malattia con cui Alex combatte praticamente da quando è nato, e che per pochi minuti quel pomeriggio in mezzo allo stadio dei suoi beniamini aveva cancellato.
Da cancellare, invece, sono rimaste solo le battute, ipotesi per nulla divertenti su cosa potesse aver arrotondato la pancia di un ragazzino di soli 12 anni, dal più classico pallone a Lorenzo Insigne in persona. Nessuno ha pensato, invece, che potesse essere stata una malattia. Ma se anche fosse stata pura golosità, nessuno dovrebbe arrogarsi il diritto di offendere, per giunta pubblicamente, una qualsiasi altra persona, a maggior ragione se minorenne.
Fortunatamente tanti, in questi ultimi giorni, sono anche i messaggi giunti a difesa di Alex – sempre attraverso i social network – che hanno invece condannato duramente chi si è macchiato di una simile vergogna e che hanno augurato al ragazzo una pronta guarigione dal suo male, sicuramente molto più curabile della stupidità dei tanti che l’hanno offeso.