Crolla il fatturato del Napoli: 18 milioni in fumo. ADL venderà Allan o Koulibaly?



Sono giorni tribolati quelli che stanno vivendo i tifosi del Napoli. Il mercato di riparazione sta quasi per giungere al termine, ma c’è ancora il rischio concreto che Allan possa essere ceduto al PSG per la mostruosa cifra di 100 (o più) milioni di euro. Per adesso, l’operazione sembra essere in naftalina, in attesa che le trattative vengano riaperte a giugno. Perché, quasi certamente, il Napoli dovrà cedere un big, che sia Allan o Koulibaly. Il motivo, è presto detto: il calo del fatturato.

Come emerge dal report Deloitte Football Money League pubblicato qualche giorno fa, infatti, il club di De Laurentiis vede sfilarsi dalla classifica dei 20 club più ricchi d’Europa, scivolando dalla 19esima alla 20esima posizione. In termini di ricavi, tutto questo si traduce in una perdita di 17,9 milioni di euro. Nella stagione 2016/17, il club azzurro aveva fatturato 200,7 milioni di euro. La scorsa stagione, invece, il Napoli ha fatturato 182,8 milioni di euro.

Una perdita considerevole, che si può spiegare, in parte, con i mancati introiti derivati dalla Champions League. Lo scorso anno, infatti, il Napoli si era fermato alla fase a gironi, scivolando in Europa League ed uscendo ai sedicesimi di finale contro il Lipsia. Un fallimento sportivo-economico che De Laurentiis vorrà evitare che si ripeta anche quest’anno. Nonostante l’arrivo in panchina di Ancelotti, per il secondo anno consecutivo il Napoli non ha oltrepassato la fase a gironi della massima competizione europea per club. La speranza è che gli azzurri possano arrivare in fondo all’Europa League, sopperendo così ai mancati ricavi della Champions.

Ebbene, proprio per questo motivo – uno dei fattori determinanti per la diminuzione del fatturato – il Napoli potrebbe essere costretto a cedere uno dei suoi gioielli. Facendo un paragone con gli altri club italiani, si capisce come i risultati raccolti fin qui dai partenopei rappresentino un vero e proprio miracolo economico. Nonostante Inter, Roma e Milan fatichino a tenere il passo del Napoli in campionato, fatturano molto di più. Tutte e tre, infatti, rientrano tra i 20 club più ricchi d’Europa, fatturando: 280,8 (Inter), 250 (Roma) e 207,7 (Milan) milioni di euro. La Juventus, fa storia a sé: 394,9 milioni di euro.

Quindi, per mantenere l’attuale tasso di competitività, il Napoli dovrà necessariamente aumentare il proprio fatturato: o attraverso meriti sportivi (vedi Champions League), o con gli introiti relativi ai diritti tv, stadio e merchandising. La crescita delle squadre alle spalle degli azzurri è evidente. L’Inter è il 14esimo club più ricco d’Europa: anno dopo anno, infatti, i nerazzurri sono riusciti a migliorarsi, grazie soprattutto ai ricavi commerciali. Esponenziale anche l’aumento di fatturato di Milan e Roma, che nella classifica dello scorso anno nemmeno comparivano. Eppure, sono squadre che faticano a tenere il passo del Napoli in termini di risultati sul campo, con una eccezione: la Roma dello scorso anno, arrivata in semifinale di Champions League, con tutto ciò che ne è conseguito in termini di ricavi.

La storia recente del Napoli ci racconta questo: una società che si è continuamente rinnovata, vivendo di cessioni eccellenti e plusvalenze mostruose (Lavezzi, Cavani, Higuain, Jorginho). Un modello di business fino a qui vincente, almeno sul piano economico. In un mercato completamente impazzito in fatto di prezzi, però, mantenere un determinato livello di competitività, con questo attuale fatturato, sarà molto complicato per il De Laurentiis.


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