ADL: “Juventus? Non posso indebitarmi per colmare il gap. Insigne non è sul mercato”


Nel corso della conferenza stampa di vigilia di Salisburgo-Napoli ha parlato il presidente Aurelio De Laurentiis. Tutt’altro che banali le dichiarazioni del numero uno del Napoli, che ha parlato di mercato, della Juventus, delle prospettive di crescita del club e della Serie A che verrà. Argomento “caldo”, ovviamente, la qualificazione ai quarti di finale dei bianconeri, che hanno ribaltato lo 0-2 subìto 20 giorni per mano dell’Atletico Madrid.

Vista la prova di forza della squadra di Allegri, e l’enorme vantaggio conseguito in campionato, in molti si chiedono come potrà il Napoli colmare quel gap che lo separa dalla Juventus: “Se io devo ridurre il mio gap con le grandi d’Europa, ma parlo di qualsiasi squadra, dovrei indebitarmi perché loro fatturano 800-900 milioni – afferma De Laurentiis -. Pure la Juve che fattura 400-500 dovrebbe indebitarsi. Io non posso farlo. Sono considerato virtuoso perché non mi indebito, mi sono indebitato con me stesso quando ho messo 100 milioni miei personali per tornare subito in serie A“.

De Laurentiis ce l’ha un po’ con tutti, e si scaglia contro diversi personaggi della politica italiana, recenti e non: “In Italia nessuno, neanche Lotti, Giorgetti, nessun presidente, Gravina, Malagò, ha capito del cambio epocale di Veltroni sulle società. Qui si continua a dire che i club sono dei tifosi. Lavoriamo per i tifosi, certo, ma da qui a dire che i tifosi siano i proprietari dei club ce ne passa. E’ una vecchia mentalità che ieri mi ha fatto scappare dalle Universiadi. Il Commissario è un genio, persona di grande livello, ma al tavolo mi ritrovo sempre con i populisti che vengono a fare gli imbonitori dei propri elettori. Prendono in giro solo gli ignoranti, io non voglio offendere nessuno ma c’è anche chi non è in grado di scegliere il giusto e sbagliato e allora si accoda. Il populista ha bisogno di elettori per passare dal Comune alla Regione“.

Il presidente del Napoli è poi tornato a parlare di un progetto a lui tanto caro, la Super Lega di Serie A: Se dovessi rifondare il calcio italiano farei una Superlega con 12 squadre, come franchigie americane, diminuendo anche le squadre in C perché pure lì facciamo ridere. Col Bari in C rideremo perché già mi dicono che ci sono già tanti club a rischio fallimento che faranno iscrivere per far partire i campionati“. ADL ha poi spiegato come, di fatto, lui sia l’unica persona a prendere la decisione finale nel Napoli: “Io sono l’unico titolare del club, sentiti i miei collaboratori poi decido io senza sentire consigli d’amministrazione. In altri paesi ci sono gli arabi, in Spagna è ancora diverso dove neanche Florentino è il vero proprietario del Real“.

Una battuta anche sul mercato: “”Cristiano Giuntoli ha rinnovato con noi per altri cinque anni – ha annunciato il presidente -. Insigne? Non mi risulta sia sul mercato. Per lui non c’è prezzo altrimenti avremmo messo la clausola rescissoria. Anche Ancelotti, quando vorrà rinnovare il contratto, sa che non ci saranno problemi“.


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