Il Napoli prende Di Lorenzo: “Ero chiamato Batigol, terzino perché non c’erano difensori”


Il nuovo corso del Napoli 2019/2020 riparte da Giovanni Di Lorenzo. Il terzino destro in forza all’Empoli da due anni è stato acquistato dalla società di Aurelio De Laurentiis per una cifra vicina ai 10 milioni di euro. 1,5 al calciatore nato a Castelnuovo di Garfagnana 26 anni fa.

La storia dell’ex Nazionale Under 21 è di quelle che riconcilia con il calcio romantico. La narrazione di un talento per anni relegato nei campionati minori tra serie D, C e B. Poi la grande occasione con l’Empoli a pochi chilometri dal suo paese di origine.

In una recente intervista alla Gazzetta dello Sport datata 6 aprile 2019, Di Lorenzo racconta delle sue origini da calciatore: “Tra i ragazzi del Val d’Ottavo ero chiamato Batigol perché avevo colpi da bomber vero. È stato Tiziano Bizzarri, ai tempi della Lucchese, a farmi arretrare. Più che altro per necessità. Non c’erano difensori“. Poi qualche curiosità che lo riguarda da vicino: “Studio il modo di stare in campo di Cancelo. Nel ruolo di difensore esterno è il più forte. La Nazionale è un sogno e un obiettivo. Ma non deve certamente diventare un’ossessione. La maglia azzurra può arrivare solo se continuerò a fare bene qui, nell’Empoli. Diciamo che la salvezza può cambiare la prospettiva futura per molti di noi“. Infine uno sguardo alle sue passioni: “Il tennis. Sono innamorato di Roger Federer. Poi, alla playstation gioco a Call of Duty. Una specie di guerra con continue sparatorie. Sono anche bravino. Però, sia chiaro, le pistole vanno bene solo nei video giochi“.

Le visite mediche sarebbero fissate per la giornata di giovedì, poi l’annuncio ufficiale della società. Di Lorenzo sa usare entrambi i piedi ed è capace di occupare anche il ruolo di difensore centrale. Queste caratteristiche ne faranno un jolly di sicuro affidamento.


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