Valeria Pirone a Turris Live: “A Terni mi ha convinto il progetto. Nazionale? Per me è sempre speciale”

Valeria Pirone ospite di Turris Live


Durante la settima puntata di Turris Live di ieri sera (il programma di Vesuvio Live dedicato al mondo corallino che va in onda ogni lunedì alle ore 21:00 sui nostri canali social), tra i vari ospiti che ci hanno raggiunto c’è stata anche la calciatrice Valeria Pirone, nativa di Torre del Greco e attualmente in forza alla Ternana in Serie B.

Valeria Pirone non ha bisogno di presentazioni, essendo una delle calciatrici più influenti del calcio femminile. Inizia la sua carriera a Napoli dove diventa uno dei simboli della squadra giocando per 8 anni e siglando 110 gol in 164 partite. Spinta dalla voglia di nuove esperienze, la nativa di Torre del Greco si muove negli anni successivi tra Res Roma, AGSM Verona, Mozzanica dove raggiunge sempre la doppia cifra, specialmente con l’ultima citata dove gioca due stagioni e arriva a 28 gol. L’attaccante poi gioca due anni a Verona tra ChievoVerona Valpo e proprio Verona per poi girare al Sassuolo prima di ricevere la chiamata dalla Roma con cui sigla 8 gol in 17 partite. Nel 2022 inizia la sua sfortunata avventura nel Parma chiusa quest’estate col passaggio alla Ternana in cerca di nuovi stimoli e con la voglia di continuare a stupire.

Le parole di Valeria Pirone a Turris Live

Con Valeria Pirone apriamo l’intervista parlando del calcio femminile in generale, con una panoramica completa su tutto il movimento negli ultimi anni con la conseguente crescita avuta degli ultimi periodi: “Il calcio femminile è cambiato negli ultimi sei anni drasticamente, con l’inizio delle scuole calcio e l’entrata della Juventus che ha trascinato nel giro la Roma, la Fiorentina etc. dando un messaggio di professionalità. Sono quasi vent’anni che gioco ma il vero cambiamento l’abbiamo vissuto negli ultimi sei anni”.

Valeria Pirone con la maglia della Roma

“C’è da crescere ancora nei settori giovanili, nelle primavere che sono cose importantissime. Il calcio femminile sta andando bene, sta crescendo ma la crescita viene dalla base, dai giovani.  Negli altri Paesi c’è la cultura dello sport in generale dai bambini, mentre in Italia siamo incentrati solo sul calcio maschile. Il calcio femminile merita tanto”.

Valeria Pirone sulla Nazionale Italiana

Il tema Nazionale è quelli che sta più a cuore a Valeria che ci racconta le sue sensazioni ed emozioni nel vestire la maglia azzurra: “Per ogni sportivo l’obiettivo è la Nazionale, la prima volta che ho indossato la maglia non la dimenticherò mai, ero a Napoli in Serie B. Per me è una cosa inspiegabile e tutt’ora per me è speciale indossare quella maglia, quando gente come noi raggiunge gli obiettivi sa che poi deve lavorare il triplo per mantenerli. Quando un anno e mezzo fa sono stata richiamata in Nazionale, segnare per me è stata una gioia immensa perché ho rappresentato il mio Paese e la mia città”.

Valeria Pirone con la Nazionale

Il commento poi sull’ultimo Mondiale con la precoce eliminazione dell’Italia dai gironi che ha generato una marea di critiche quest’estate: “Penso che tutto il movimento si aspettava qualcosa in più dall’Italia, ma le mie compagne hanno dato il massimo, hanno fatto quello che potevano fare. Ci aspettavamo un pochino di più, ma non posso dire niente alle mie compagne, anche perché tante cose non possono venire fuori, altre non sono vere e spesso escono più le bugie che le verità. Quindi non posso dire il mio pensiero. Però posso dire che le ragazze ci hanno provato fino alla fine ed hanno fatto tanto”.

Il rilancio di Valeria a Terni dopo le difficoltà di Parma

Parma è stato forse l’unico passo falso della carriera di Valeria Pirone, complice le tanti difficoltà avute dalla calciatrice nella sua esperienza in Emilia-Romagna. Quest’anno però si vuole rapidamente cancellare l’ultima annata col progetto Ternana, in Serie B: “A Parma doveva essere tutt’altra esperienza, le cose non sono andate come dovevano, quindi venivo da un anno difficile e tra le varie proposte è arrivata la chiamata del tecnico della Ternana che mi ha convinto spiegando il loro progetto”.

Il rilancio a Terni di Valeria Pirone

“Per me tornare in Serie B è stato molto difficile perché so che posso dare ancora tanto in Serie A, ma ho bisogno di nuove sfide e stimoli, soprattutto di persone che amano il calcio e mi apprezzano per quello che sono. Dopo un piccolo momento di riflessione ho scelto la Ternana, è una squadra giovane ma abbiamo l’obiettivo di salire in Serie A.  Ci sono tante squadre forti, ci sono la Lazio, il Parma, il Verona ma noi abbiamo impostato una squadra per la Serie A e non lo nascondiamo perché è il nostro obiettivo”.

Valeria Pirone e le parole sul Napoli tra passato e presente e l’aria di Torre del Greco

E su un ritorno a Napoli?: “E’ una domanda da non fare ad una napoletana, sono successe tante cose. Potevo tornare a Napoli qualche anno fa ma ho avuto una proposta che non potevo rifiutare in sospeso. Io non volevo andare via da Napoli ma dieci anni fa ho avuto una persona vicino a me di nome Italo Palmiri che era ds degli azzurri e mi ha detto che se volevo giocare a calcio dovevo andare via. Io lo ringrazierò sempre perché in questi 10 anni ho fatto un’esperienza, conosciuto tante persone, vissuto tante sensazioni. Andare via da Napoli mi è dispiaciuto ma devono cambiare alcune cose, se non cambiano non si può andare avanti, partendo dalla mentalità”.

La Napoli femminile è chiamata al miracolo

Mentre sull’attuale situazione in campionato delle azzurre, Valeria ci rivela: “E’ difficile per il Napoli, soprattutto con i play-out. L’importante è vincere gli scontri diretti anche perché le prime cinque fanno un altro campionato. Non è facile ma ha alcune calciatrici davvero forti, devono solo amalgamarsi bene e fare i punti con le squadre con cui se la giocheranno. Poi nei play-out uscirà la personalità e tutti i sacrifici fatti, io spero che riusciranno a salvarsi”.

Mentre per Torre del Greco? Riesci ogni tanto a tornare nella tua città?: “Se ho due giorni scendo, ma con un giorno solo è più difficile. A volte capita che per 2/3 mesi non riesco a scendere, ma quando sento il bisogno anche solo per un’ora di dover venire qui, scendo”.


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