“Pensavo fosse l’Italia, invece era la Juve”. Spalletti lo sa, non doveva andare così


Parafrasando il meraviglioso film di Massimo Troisi, “Pensavo fosse l’Italia, invece era la Juve”. Il calcio di rigore non assegnato all’Ucraina al 92′ della sfida di ieri contro l’Italia a Leverkusen è stato a dir poco scandaloso.

L’arbitro Jesús Gil Manzano, esperto fischietto spagnolo, non ha avuto alcun dubbio quando al 92′ ha fatto cenno di proseguire, dopo che Cristante aveva evidentemente sgambettato il talentuoso Mudryk. In sala VAR rotolavano intanto balle di fieno: ai monitor era attaccato un post-it con su scritto “torno subito”. Un fallo che a parti invertite avrebbe fatto parlare per mesi: immaginate se l’Italia, obbligata a vincere, non avesse avuto un penalty del genere ad una manciata di secondi dal termine e quindi non si fosse qualificata agli Europei.

Lo scandaloso calcio di rigore non assegnato all’Ucraina al 92′ della partita con l’Italia

La verità è che non sarebbe mai potuto accadere, a maglie rovesciate. Perché l’Italia recentemente è stata eletta co-organizzatrice dell’edizione 2032 degli Europei, perché Ceferin, il presidente UEFA, solo un mese fa aveva detto “L’Italia deve qualificarsi a Euro 2024. Altrimenti sarebbe un disastro. L’Italia è troppo importante”.

Una dichiarazione da brividi, considerando chi l’ha rilasciata, ovvero il vertice dell’organizzazione che regola il calcio nel vecchio continente, l’uomo che dovrebbe rappresentare l’essenza dell’imparzialità quando si parla delle federazioni europee, che si tratti di San Marino o della Francia.

E invece, ieri sera, il calcio ci ha ricordato ancora quanto sia diventato irrimediabilmente comandato dal dio danaro, e che l’Italia, in Germania nel 2024, doveva andarci a tutti i costi. Per l’indotto che comporta avere la nazionale di Luciano Spalletti. Perché ad un Europeo non possono non esserci le top six Inghilterra, Francia, Germania, Spagna, Portogallo e Italia. Per le altre, restano le briciole di insensati spareggi intricati solo a leggerne il regolamento, ai quali sarà costretta a partecipare l’Ucraina. Noi certamente faremo il tifo per loro.


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