Trident Juncture 2015. Anche Napoli si prepara alla guerra contro la Russia


Si chiama “Trident Juncture 2015“, l’esercitazione militare che, dal 28 settembre al 6 novembre, si svolgerà in Italia, Spagna e Portogallo con unità terrestri, aeree e navali e con forze speciali di tutti i paesi Nato.

Sarà la più grande esercitazione militare dalla caduta del muro di Berlino e sarà guidata dalla nuova base Nato di Lago Patria a Napoli, in cui saranno coinvolti 36mila militari che prepareranno la guerra alla Russia. La tensione tra Occidente e Russia si fa sempre più imponente, anche se i media non ne parlano mai palesemente, a tal punto che la Nato vuole potenziare e testare la sua forza di reazione rapida portandola da 13 mila soldati a 40 mila uomini e nella maxi esercitazione verranno coinvolti anche 200 aerei militari e 50 navi da guerra.

Ma come riferisce affaritaliani.it l’Italia è sempre più sotto il controllo della Nato dove a muoverne i fili sono gli Usa. Trident JunctureNapoli, il sistema Muos e il centro per lo spionaggio elettronico in Sicilia, a Niscemi. Sigonella capitale dei droni e altre due nuovi basi (Vicenza per le forze aeree e Napoli per quelle navali) per le missioni americane in Africa. Inoltre, quanti italiani sanno che nel proprio paese sono custodite circa 70 bombe atomiche tra le basi di Ghedi (Brescia) e Aviano (Pordenone)?

Sul web si dibattono utenti pro e contro Trident Juncture 2015. Uno dei maggiori oppositori di questa massiccia attività militare è padre Alex Zanotelli, missionario e fondatore di diversi movimenti pacifisti: “Mobilitiamoci tutti, credenti e non, uniamoci al di là di ideologie o credi, contro questa gigantesca esercitazione militare NATO “Trident Juncture 2015” che si terrà in autunno. Lo chiedo da Napoli, il centro comando di questa operazione, insieme al comitato napoletano “Pace e Disarmo”. Perché non pensare a una manifestazione nazionale a Napoli o altrove, promossa da tutte le realtà del movimento per la pace, dalla Rete della pace come dal Tavolo della Pace, dai No Muos come dai No NATO? Tutti insieme perché vinca la vita!“, conclude.

Non si deve essere a tutti i costi contrari o favorevoli alla cosa, ognuno decide nella più assoluta libertà, ma bisogna almeno esserne consapevoli.


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