Sii Turista Della Tua Città riparte: con San Gennaro e la Fontana di Monteoliveto


Agosto è stato un mese di riposo per i volontari di Sii Turista Della Tua Città, ma anche di riflessione e di organizzazione. I ragazzi hanno riflettuto sull’anno trascorso, quello che li ha portati alla conoscenza di un pubblico vasto grazie soprattutto alla pulizia della Fontana di Monteoliveto e la relativa denuncia effettuata presso la Soprintendenza. Come contorno le pulizie delle stazioni metro Dante e Salvator Rosa, le visite accompagnate, la pulizia di via Toledo, il mese nella Casina Pompeiana in Villa, anche questa esperienza segnata da polemiche.

Il bilancio è stato più che positivo, a causa fondamentalmente di un dato oggettivo: la risposta e il sostegno dei Napoletani. I Napoletani sono stati presenti, fisicamente e moralmente, dando appoggio e formando un’opinione pubblica a supporto di una realtà fatta di nuove forze, apartitiche, con l’unico scopo di servire la Sirena Partenope. Un sostegno evidente anche nel periodo di “inattività”, con numerosi messaggi e inviti a non mollare. Sii Turista Della Tua Città non aveva mollato, stava solo prendendo la ricorsa. Ecco la nuova intervista a Luca De Martino, presidente di Sii Turista Della Tua Città:

1) Molte persone si chiedono dove sia andata a finire Sii Turista Della Tua Città, hanno paura che abbiate mollato tutto. È così?
Questo è il quarto anno di attività e ce ne saranno ancora molti, prima che essere attivisti di questa associazione, siamo Napoletani, e abbiamo deciso di combattere a nostro modo per tutta la nostra vita per Napoli, costi quel che costi, questa è la nostra missione. L’unico modo per alcuni di noi di sentirsi sereni è quello di servire la nostra cultura, la nostra Storia, i nostri figli. L’anno scorso abbiamo affrontato un anno importante e dispendioso dove abbiamo raggiunto importanti soddisfazioni e azioni, ma quest’anno faremo ancora di meglio, quest’ anno saremo all’altezza e superiori rispetto all’anno che abbiamo visto scorrere.
Quest’anno collaboreremo di più con le associazioni,creando forza e sinergia per poter affrontare azioni sempre più impegnative, scenderemo ancor di più per strada, vogliamo essere utili anche a zone non centrali e un po’ più periferiche. Qualcuno ci dice spesso che Napoli non è solo il centro, a loro quest’anno daremo ascolto.
Scaramanticamente torneremo attivi sul territorio solo dopo il miracolo di San Gennaro!
Cureremo poi la raccolta fondi per la realizzazione della ringhiera di recinzione della Fontana di Monteoliveto, e inoltre abbiamo chiesto alle istituzioni di tenere aperta una chiesa al centro storico da Ottobre fino a Dicembre. Aspettiamo le risposte!

2) Che cosa organizzerete per il 19 Settembre, il giorno di San Gennaro?
Stiamo portando avanti da fine luglio una campagna di sensibilizzazione sul Miracolo di San Gennaro del 19 settembre visto che le nuove generazioni sono un po’ distanti da questa tradizione, da questa nostra storia e questo non possiamo accettarlo, non possiamo restare a guardare!
Non importa se un napoletano è credente o ateo, ‘O Miracolo ‘e San Gennaro rispecchia la nostra essenza, il nostro DNA, il nostro approccio alle relazioni nel sociale. ‘O Miracolo del nostro Patrono non va giudicato, non va condiviso, né osservato, va vissuto. Bisogna lasciarsi andare e farsi travolgere da un’ondata di energia, di fede, di speranza incredibile.
Andiamo in giro per l’ Europa per festeggiare le varie tradizioni e le nostre non le prendiamo in considerazione? Per noi non è così! Vengono da tutto il mondo a Napoli per sentirsi un po’ Napoletani per un fine settimana e noi? Noi dobbiamo trovare la forza e il coraggio di difendere con i denti e anche con il corpo se sarà opportuno, la nostra città, la nostra cultura, la nostra storia.
Già ci hanno tolto e rubato pochi decenni fa la nostra lingua e ce ne hanno fatta parlare un’ altra, e a noi questo non sta bene!
Il 19 Settembre San Gennaro permettendo, faremo due passeggiate accompagnate “ Gennarino in Tour “ : una visita guidata nei posti nel cuore di Napoli che conservano la devozione verso il nostro Santo, l’altra invece negl’otto giorni successivi al miracolo itinerante tra San Martino, il Ponte della Maddalena e Pozzuoli.

3) Perché è importante avvicinare i giovani napoletani alla tradizione di San Gennaro, e come si potrebbe raggiungere lo scopo?
In un mondo dove la globalizzazione è più che utopia, bensì un sogno quotidiano delle nuove generazioni, ricordarsi della propria storia, delle proprie tradizioni è un vero atto rivoluzionario!
Si è Napoletani se si hanno alcune caratteristiche spirituali, morali, etiche, modi di affrontare la vita, se nel sangue scorre inesorabilmente la voglia di ribellione, non si è Napoletani se si è nati solo in una città che si chiama Napoli, un elemento per essere napoletani è la “fede” intesa non in chiave religiosa, ma in chiave universale, karmika, il nostro è un popolo che ha sofferto ed ha superato ogni barbarie con la forza della fede.
Le nuove generazioni stanno ritrovando gradualmente l’orgoglio, il piacere di sentirsi napoletani, quindi di conseguenza bisogna che tutti ci avviciniamo alle nostre storiche tradizioni.

4) Siamo in un momento decisivo della Storia, un momento che può essere una grande opportunità o la fine della nostra grandezza. Chi e in che modo deve compiere la Rivoluzione Culturale Napoletana?
Cultura e Consapevolezza!
La vita è ciclica, siamo sereni che Napoli tornerà a splendere come la più bella delle belle; Napoli sarà all’altezza del suo glorioso passato ma in chiave moderna. Sempre più persone dovranno combattere per difenderla, sempre più persone decideranno di sacrificarsi per il bene comune, sempre più persone arriveranno alla consapevolezza.
Restare a Napoli sapendo che altrove avresti una vita più semplice, è un vero atto rivoluzionario, se poi ci aggiungiamo che resti e combatti per un sogno comune quale la Rivoluzione Culturale Napoletana allora il nostro è un bell’esempio.
Noi in quanto Nuova Generazione abbiamo bisogno di fede per non sentirci folli, scrivere righe importanti della nostra storia Napoletana.

5) Negli ultimi giorni si stanno verificando in città drammatici episodi di sparatorie e uccisioni. I napoletani, nonostante il solito luogo comune dell’omertà, stanno organizzando manifestazioni e cortei contro la camorra, ma forse servono a poco se dietro non ci sono la volontà e le competenze delle istituzioni per combattere le mafie. Cosa vuoi dire in proposito?
Napoli è l’esemplificazione di una battaglia atavica: il Bene e il Male si contrappongono.
In questo momento storico molte energie positive si stanno prodigando a favore della luce per la città, ma purtroppo esiste una forza molto grande che si muove per distruggere, indebolire e umiliare Napoli: lo Stato Italiano, che guida e collabora con le realtà malavitose.
A Napoli non spara solo la camorra, che esiste ed è un grosso problema, ma lo fa con lo Stato Italiano.

6) Lascia un ultimo messaggio a coloro che stanno leggendo.
Un giorno il mondo saprà che pochi si sono opposti a molti, e che qualcuno aveva un sogno chiamato Napoli.
Diventa attivista di Sii Turista Della Tua Città!
Contattaci sul sito o sulla pagina fan scrivendo ATTIVISTA!

ESSERE NAPOLETANO È MERAVIGLIOSO!


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