Non è vero che il Natale offende i musulmani, presenti nel Presepe Napoletano del ‘700

Natività de "La Scarabattola" dei fratelli Scuotto


È arrivata puntuale come ogni anno la polemica che riguarda il Natale. Alcune scuole d’Italia hanno deciso di vietare ancora una volta canti natalizi, albero e presepe per non offendere gli allievi musulmani, ignorando che, al contrario, l’Islam ritiene Gesù un profeta e accetta il dogma della verginità di Maria. È proprio sul presepe che si concentra l’attenzione di molti.

Nel ‘700 il presepe napoletano raggiunse il suo massimo splendore. Naturalmente l’Islam, così come il Cristianesimo, non esisteva al tempo della Natività, ma sappiamo che il Presepe, ricco di particolari, rappresenta al meglio pezzi di vita quotidiana che riflettevano la cultura dell’epoca. Come si legge sul Corriere.it, i musulmani erano tra i protagonisti del presepe napoletano. A dare testimonianza della partecipazione di questi ultimi ai festeggiamenti della Natività è quello di Michele Cuciniello, uno dei più celebri presepi attualmente conservato nel museo di San Martino. Musica e danze, tutti festeggiavano la nascita di Gesù, che nel ‘700 era vista come l’unione di persone di classe e tradizioni diverse.

Adesso sembrerebbe essere stato quasi dimenticato che anche per i musulmani Gesù, uno dei profeti dell’Islam, e Maria, sono figure ugualmente importanti e ricordate dal Corano. Nonostante le evidenti differenze tra cristiani e musulmani, la Natività rimane un evento riconosciuto da entrambi. Non sarebbe più bello studiare e confrontarsi, invece di dedicarsi a polemiche stupide e basate sull’ignoranza?


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