Arriva la tac dei “vulcani”. A Napoli il primo esperimento alla Galleria Borbonica


Il sottosuolo napoletano protagonista di un esperimento molto particolare. Come riportato da Il Mattino.it, la Galleria Borbonica di Napoli sarà usata per verificare il possibile utilizzo della tecnica Tac dei “vulcani”, per realizzare la mappatura del sottosuolo.

Infatti tale tecnica risulta essere meno invasiva rispetto agli altri metodi attualmente usati, come i carotaggi. Il test, realizzato per iniziativa del Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili (Stress), in collaborazione l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), prevede di installare, all’interno delle enormi cavità di tufo che costituiscono la Galleria Borbonica, un rivelatore messo a punto dall’Infn per studiare i vulcani, e che permette di ottenere radiografie della loro struttura interna, sostituendo i raggi X con particelle chiamate muoni.

Tali particelle, come spiegato da Paolo Strolin dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, possono essere usate in modo simile ai raggi X, per fare radiografie non del corpo umano, ma di strutture molto più grandi. Di conseguenza, l’esperimento condotto all’interno della Galleria Borbonica, se avrà successo, permetterà di verificare la validità della tecnica, dimostrando, come sottolineato da Ennio Rubino, presidente di Stress, l’importanza di integrare le diverse conoscenze e l’utilizzo di tecnologie, impiegate in altri settori, nell’ambito della protezione dell’ambiente costruito.


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