Crollo Villa d’Elboeuf, è passato quasi un mese. A quando la normalita?


Una delle tratte ferroviarie più importanti che collega Napoli a Salerno è interrotta quasi da un mese a causa del crollo, avvenuto il 5 febbraio, di un’ ala di di Villa d’Elboeuf che ha danneggiato i binari all’altezza di Portici.

La villa vesuviana del ‘700 giace da anni in completo stato d’abbandono. Non è la prima volta che la RFI (rete ferroviaria italiana) deve affrontare un evento simile, difatti anche in Liguria, a causa di una frana, una linea ferroviaria è stata interrotta  ma nel giro di poco tempo ci si è mobilitati per rimuovere gli ostacoli.

Ben diversa è la situazione di Portici dove ormai il disagio sta diventando insostenibile poichè in gioco non c’è uno sperduto ramo secco di periferia ma la linea che unisce le due più grandi città della regione e che tocca comuni popolosi come Cava de’ Tirreni, Nocera Inferiore, Pagani, Angri, Scafati, Torre Annunziata, Pompei, Torre del Greco, Portici e che ormai ha lasciato allo sbando tantissimi pendolari. Come al solito la colpa di questo ritardo nella riapertura della tratta pare sia causato da problemi burocratici.

Nessuno si aspettava un’ efficienza paragonabile a quella del paese del Sol Levante dove un’intera autostrada è stata ricostruita nel giro di una settimana, ma neanche dei tempi di reazione cosi lunghi.

Dal momento che i mezzi sostitutivi non sono in grado di proporre un servizio paragonabile a quello delle ferrovie le lamentele dei pendolari hanno finalmente messo in moto la RFI che ha deciso di affrontare di petto la situazione stabilendo che “entro tempi brevi” la tratta sarà nuovamente percorribile.


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