Allarme di Coldiretti, la camorra in Italia controlla 5000 ristoranti: ecco quanto guadagna


Vi abbiamo raccontato questa mattina dell’operazione svolta dalla Dia di Napoli che ha portato al sequestro di beni per un valore di 20 milioni di euro, legati agli imprenditori Potenza. Nell’operazione, anche un noto ristorante di Milano, “Donna Sophia”, è stato messo sotto sequestro. Gli imprenditori sono ritenuti contigui a contesti criminosi anche di natura organizzata di tipo camorristico.

Le mani della camorra, quindi, si annidano anche nel mondo della ristorazione. A dirlo è la Coldiretti: “sono almeno cinquemila i locali della ristorazione del nostro Paese nelle mani della criminalità organizzata che – come spiega il Rapporto Agromafie elaborato da Coldiretti, Eurispes, e Osservatorio sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare – approfitta della crisi economica per penetrare in modo sempre più massiccio e capillare nell’economia legale“.

Sempre la Coldiretti, rivela che il volume d’affari complessivo dell’agromafia è salito a 21,8 miliardi di euro perché “l’agroalimentare consente di infiltrarsi in modo capillare nella società civile e condizionare la via quotidiana della persone. Le attività ristorative – osserva la Coldiretti – sono dunque molto spesso tra gli schermi ‘legali’ dietro i quali si cela un’espansione mafiosa sempre più aggressiva e sempre più integrata nell’economia regolare“.


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