Tuttosport si inchina: “Lezione di calcio del Napoli. La Juve ha giocato male…”


Tuttosport si inchina, fa la riverenza al Napoli e gli stringe la mano.

Il quotidiano sportivo torinese, che spesso si è risparmiato nei complimenti esagerando nelle critiche spesso infondate verso gli azzurri, dopo la splendida partita di ieri non ha potuto fare altro che allinearsi con tutti e complimentarsi con il Napoli. Con un titolo in prima pagina che riassume bene l’essenza della gara di ieri:

“Juve che stangata: una lezione di calcio”.

Una partita che il Napoli ha gestito con maestria e intelligenza dal primo minuto contro una Juve in visibile “sbando tattico, tecnico e morale”. Una reale situazione psicologica bianconera che potrebbe punirli anche nelle prossime gare decisive, dovendo sfidare “la pimpante Inter di questi tempi e la Roma gasata dalla semifinale Champions”. 

Il quotidiano sportivo non abbona critiche a nessuno, sottolineando quanto la Juve stia vivendo una pericolosa inflessione fisica: “Un invisibile Dybala, un Douglas Costa sconclusionato, un Pjanic impreciso, un Higuain spento e ancora un Cuadrado inconcludente e un Mandzukic solo volitivo si sono fatti imbavagliare dall’ avvolgente macchina tattica del Napoli senza opporre resistenza”. Anche se, a prescindere dal risultato finale la penna del giornalista sottolinea che la difesa bianconera resta un punto di forza della società zebrata e anche la migliore del campionato. Infatti il goal della rivincita e della rivalsa è piombato al 90′ da una testata di rabbia e orgoglio di Koulibaly, nonostante Buffon e difensori avessero in precedenza gestito bene e frenato le volate offensive del Napoli. Ma nel complesso la Juventus è stata fin troppo remissiva: “si è arresa troppo umilmente al pressing napoletano che chiudeva gli spazi e soprattutto toglieva coraggio ai portatori di palla bianconeri, i cui troppi passaggi all’ indietro sono un segnale pessimo”.

L’articolo si conclude con una forte nota di demerito per la Juventus, che con il Napoli a -1 deve tenere gli occhi beni aperti e soprattutto guardarsi bene le spalle, dopo il Napoli straordinario di ieri sera:

La Juventus ha giocato male perché non ha creduto in se stessa, non ha vinto perché ha avuto paura di perdere. Strano, stranissimo: perché questa cosa in campionato non succedeva da sei anni. Ieri sera i giocatori deputati a fare la differenza si sono nascosti nella boscaglia azzurra: a partire da Dybala, che ha pagato con la sostituzione all’intervallo (dentro Cuadrado) un primo tempo agonisticamente piatto e monotono. Il 10 che ha sulle spalle e la classe che ha nei piedi comportano responsabilità che lui non si prende nella serataccia degli attaccanti bianconeri”.


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