Napoli. Pensionato minaccia di darsi fuoco per il TFR bloccato. L’Eav: “Lo aiuteremo”


Napoli – La storia che ha reso protagonista un pensionato, ex dipendente dell’Eav, aveva lasciato increduli tutti. Infatti l‘uomo era stato costretto a chiedere il pensionamento anticipato a causa di un tumore allo stomaco che necessitava di cure e di un’operazione abbastanza delicata per essere curato. Data l’impossibilità fisica di continuare il suo lavoro e avendo tutti i requisiti per il pensionamento, aveva potuto accedere a questo suo diritto con tanto di rilascio del TFR, la liquidazione che riserva il datore di lavoro ai suoi indipendenti.

Un bonus che però gli era stato improvvisamente negato senza notifiche o avvisi da parte dell’Agenzia di Riscossione. E questa “mancanza” impediva anche qualsiasi tipo di ricorso per vie legali, in assenza di documenti che provassero “su carta” che quel diritto-bonus gli era stato negato. Insomma un vicolo cieco, che aveva spinto il pensionato a minacciare di darsi fuoco.

Per fortuna l’ Eav, si è subito mossa per aiutare l’ex dipendente e, come riporta Il Mattino, attraverso una nota ha chiarito la situazione, assicurando che se il pensionato dovesse fare richiesta all’azienda, troverebbe massima solidarietà nel dare un aiuto economico. Subito dopo chiarisce quello che sarebbe stato il disguido che ha creato questa confusione.

Per farla in breve l’ex dipendente aveva aderito all’esodo agevolato rassegnando le dimissioni al 30 aprile scorso. E il suo diritto sul TFR non gli era stato negato. Ma l’Agenzia delle Entrate ha predisposto un canale telematico destinato alle verifiche, a cui sottoporre tutti i pagamenti superiori a 5.000 euro. Con il fine di controllare: “se il beneficiario è inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno a detto importo e, in caso affermativo, non procedono al pagamento, segnalando la circostanza all’agente della riscossione competente per territorio ai fini dell’esercizio dell’attività di riscossione delle somme iscritte a ruolo”.

Quindi il pensionato ha avuto questo blocco per esito positivo della procedura. Un “problema” che verrà risolto quanto prima, assicura l’Eav.


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