Ucciso pedofilo, violentò due ragazzine e una si suicidò: indagato il padre


Giuseppe Matarazzo aveva scontato la sua colpa, ma probabilmente non è sembrato abbastanza ai parenti della vittima. Matarazzo era un pastore di 45 anni di Frasso Telesino, paesino nel Beneventano. L’uomo nel 2010 è stato condannato a 11 anni e sei mesi di reclusione, in quanto era stato riconosciuto colpevole di aver commesso abusi sessuali su due sorelle adolescenti, sue vicine di casa.

Gli abusi sulle due giovanissime ragazze vennero perpetrati dall’uomo nel 2008. Ma una delle due sorelle, non è riuscita a sopportare il peso di quell’atroce atto di cui è stata vittima innocente, e dopo poco si è tolta la vita. Aveva solo 14 anni. E fu grazie a questo atto estremo e al tempo stesso inspiegabile che vennero scoperti e svelati gli abusi che le due ragazzine subirono.

Matarazzo al termine del processo venne condannato solo ed esclusivamente per aver commesso violenza sessuale su minori. L’accusa di istigazione al suicidio decadde. 

Ma la rabbia, il rancore, la disperazione e il dolore del padre delle due ragazzine non sono nè svanite nè decadute. E oggi si ritrova iscritto nella lista degli indagati per l’assassinio di Giuseppe Matarazzo avvenuto il 19 luglio. Infatti secondo gli inquirenti l’uomo avrebbe atteso il ritorno dell’uomo a casa, per poi puntargli una pistola contro e sparargli due colpi che lo hanno freddato all’istante.

I carabinieri continueranno a indagare per scoprire la verità, anche se ad oggi la pista della vendetta personale è quella che sembra più attendibile.


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