Caffè Gambrinus incontra i ciechi per scuse ufficiali. La donna offesa: “Una buffonata”


Ieri uno spiacevole episodio avvenuto al Gran Caffè Gambrinus è rimbalzato sulla cronaca nazionale buttando ombre e scatenando critica su quello che è il più famoso e al tempo stesso storico bar di Napoli. Impedire ad un cane guida con la sua padrona cieca di entrare all’interno della sala The è stato un gesto gravissimo e quasi imperdonabile, che non ha impedito alle autorità competenti di procedere all’emissione di una salata multa pari a 833 euro.

Il portavoce del Caffè ha subito provveduto a muovere le dovute scuse alla donna e a tutta le persone cieche se si sono sentite offese per quel gesto. Così che per sancire la pace oggi il Caffè ha deciso di organizzare un incontro alle 11.30 con una delegazione degli studenti del Colosimo, l’istituto per ciechi di Napoli, insieme anche ai cani guida per chi ne ha bisogno, che incontreranno i fratelli Arturo e Antonio Sergio che rinnoveranno la piena disponibilità ad accogliere i cani guida dei non vedenti scusandosi ufficialmente per la vicenda pubblicamente.

Intanto la parte offesa di tutta questa vicenda, la donna cieca lasciata fuori con il suo cane, ha rilasciato una lunga intervista a Repubblica.it, in cui ha spiegato come si è svolta la vicenda quel sabato sera in cui tutto ebbe inizio. La donna, originaria della Toscana, ha raccontato di essere stata fermata sull’uscio del bar perchè aveva il cane: Ma non è stata una svista, il mio cane guida porta tutti i finimenti di riconoscimento della scuola nazionale cani guida di Scandicci. Ha la pettorina con logo della Regione Toscana e indicazione e manico che connotano un cane guida”.

Ma nonostante la donna era intenta a spiegare la sua situazione fisica, certificata da un cartellino, il proprietario del Caffè è stato abbastanza duro: “Mi ha detto che ero a casa sua e che lui, legge o non legge, faceva entrare chi voleva. Questa per me è un’offesa”. Non contento il titolare ha chiamato i carabinieri per cacciare la donna dal bar, ma non solo le forze dell’ordine hanno da subito chiesto scusa alla donna, ma con l’arrivo della polizia municipale, il Caffè Gambrinus si è beccato una salata multa.

Sia ben chiaro, questo episodio non ha condizionato né cambiato l’idea che la donna ha della nostra città: “Amo Napoli, è una città fantastica. Sono venuta a Napoli con mio marito per fare una visita a due cari amici. Abbiamo trascorso giorni splendidi in una città splendida“.

Invece sull’evento di oggi, quello dell’incontro tra ciechi e i titolari del Caffè, ha espresso chiaramente la sua: “Questa è una buffonata, passatemi il termine. Io non sono una categoria, non rappresento i ciechi. Io sono una persona. Hanno offeso i non vedenti, ma sono stata offesa prima di tutto io. Dovrebbero fare delle scuse annunciando pubblicamente di rinunciare al ricorso alla sanzione amministrativa perché hanno sbagliato e quindi la multa è giusto pagarla. Questo sarebbe un gesto concreto e soprattutto sarebbe una presa di coscienza dell’errore commesso, non si può sempre cercare di avere ragione”.


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