Inquinamento atmosferico. Bollino nero in Campania: le città più inquinate


E’ proprio il caso di dire che in Italia tira Mal’ Aria. Il dossier pubblicato da Legambiente ha costatato che nel 2018 in ben 3 capoluoghi di provincia su 5 sono stati superati i limiti giornalieri previsti per le polveri sottili o per l’ozono di cui nel primo caso il massimo è di 35 giorni nel secondo 25. E le città che hanno superato di gran lunga i limiti previsti sono Avellino con un numero complessivo di giornate fuorilegge pari a 89, segue Napoli con un totale di 72 giorni e Benevento con 27 giorni per la concentrazione di ozono, quando il massimo è 25.

Ma anche i prematuri dati del 2019, in questi primi giorni di gennaio, sono già allarmanti, in cui emerge che le città che hanno già superato i limiti giornalieri di polveri sottili sono San Vitaliano, Nocera Inferiore e Pomigliano D’Arco

Questo inquinamento atmosferico elevatissimo è dannoso per la salute dell’uomo, in quanto respirare aria inquinata in maniera perenne causa danni irreversibili al corpo oltre che morte prematura. In riferimento alla Campania, la regione più colpita da questa “mal’aria” ha parlato Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania che ha denunciato l’ immediata emergenze di ricorrere a misuri antismog e il dovere morale dei sindaci dei paesi più colpiti di incentivare la mobilità sostenibile, potenziando il trasporto pubblico locale, urbano e pendolare.

Ovviamente per incentivare il trasporto pubblico è necessario che questo funzioni adeguatamente, e che non crei disagi continui, come spesso si verifica. Per tale motivo è necessario un’adeguata collaborazione di tutte le aziende di trasporto e di una maggiore tutela verso questi, con adeguati finanziamenti.

Per il momento l’Italia dovrà rispondere di queste sue mancanze alla Corte di giustizia europea, pagando delle multe salatissime.


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