Alzheimer, ricercatore del sud scopre proteina per la diagnosi precoce


Ha 37 anni ed è calabrese Eugenio Barone, ricercatore e professore di biochimica all’università Sapienza di Roma.

Originario di Paola, ha fatto un’importante scoperta insieme al suo team sull’Alzheimer. La ricerca si è guadagnata la prima pagina della prestigiosa rivista “Neurobiology of Disease“. E’ stata scoperta una proteina che in caso di alterazione, rappresenta un fattore di rischio per lo sviluppo della malattia. Questo significa che in futuro sarà possibile effettuare una diagnosi precoce e studi sulla prevenzione.

Negli ultimi tempi il giovane calabrese è stato relatore ai due tra i più importanti congressi internazionali sul morbo dell’Alzheimer, quello di Berlino e quello di Lisbona.

In Italia più di un milione di persone soffre di demenza, in tutto il mondo sono più di 44 milioni, circostanza che rende la malattia una crisi sanitaria globale che deve essere affrontata – ha scritto sulla sua pagina il ricercatore –Una diagnosi del morbo di Alzheimer cambia la vita delle persone colpite da questa malattia e anche delle loro famiglie e amici”.


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