E-LISA, la rivoluzionaria start-up napoletana per la cura delle fratture


Due giovani ricercatori napoletani under 35, Fabrizio Fiorentino e Livia Renata Pietroluongo, hanno apportato una vera e propria rivoluzione in campo medico, per quanto riguarda il ginocchio. In presenza di fratture, ci si pone la domanda se questa possa essere ricomposta o debba essere necessariamente operata, bene, i due ragazzi hanno dimostrato, attraverso un algoritmo, come l’invio della risonanza magnetica o della tac in un apposito sistema, possa portare direttamente alla pianificazione dell’intervento virtuale e ad una successiva ricostruzione, qualora ce ne fosse bisogno, tramite una stampante 3D.

Questa innovazione è il frutto di una start-up, E-LISA, nata all’incirca 3 anni fa in un progetto di Città della scienza e, facente parte oggi, del gruppo del Pineta Grande Hospital di Castel Volturno (Caserta).

Vincenzo Schiavone, amministratore unico della holding “La Nuova Domiziana″, della quale fa parte appunto la struttura casertana, afferma : «La professionalità e l’entusiasmo dei giovani ricercatori di E-LISA e i notevoli sviluppi che intravedo in questo settore mi hanno spinto ad investire in questo progetto, attraverso Pineta Grande intendiamo dare maggiore impulso alla start-up per sviluppare nuove tecnologie in altri distretti corporei e in altri ambiti della chirurgia»

Per adesso questo tipo di pianificazione operatoria è possibile solo per spalla e gomito ma, molto presto sarà una realtà anche per le operazioni di anca e ginocchio.

Grazie ad una collaborazione con l’università di Napoli Federico II, l’azienda sarà in grado in futuro di trasferire la pianificazione degli interventi, dal computer direttamente in sala operatoria.


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