Anna, la donna che aiuta i disabili a vivere la sessualità: in cosa consiste il suo lavoro


L’OEAS è “un operatore all’emotività all’affettività e alla sessualità” e in parole povere non è alttro che una figura professionale esperta che aiuta i disabili a vivere meglio e completamente la loro sessualità, supportandoli e guidandoli.

Infatti non di rado capita che le persone affette da malattie degenertive fisiche o persone che diventano disabili e non più autonome fisicamente, in un secondo momento, vivono serie difficoltà con la loro sfera più intima e personale. Problemi dettati non solo dalla “non conoscenza” del tema sessuale ma anche dalla difficoltà che questa sfera comporta in riferimento a particolare situazioni fisiche. E questi speciali operatori aiutano i disabili a ritrovare contatto con il loro “se” più intimo.

In Italia l’associazione che si occupa della formazione di questi operatori è LoveGiver che organizza corsi di formazioni con tanto di tirocinio scegliendo 30 persone poi ridotte a 16. Il loro obiettivo non è quello di insegnare una sessualità meccanica, ma cercare di far vivere a queste persone anche la sfera dell’affetto, dell’emozione che può comportare un contatto. Ma questo lavoro non prevede rapporti sessuali. 

Una pratica così diffusa che la Rai ha deciso di collezionare una serie tv di 4 puntate con il titolo: “Il corpo dell’Amore”, in onda dal 31 maggio su Rai 3 e che domani 21 giugno andrà in onda in seconda serata l’ultima puntata dedicata ad una donna salernita che ha scelto questa professione: Anna Senatore.

Anna è stata la prima tirocinante che ha finito il corso di formazione e il suo primo assistito è stato Matteo 39 anni, che dalla nascita ha gli arti immobilizzati, che si era rivolto all’associazione per riuscire a trovare una fidanzata e quindi essere aiutato con la sua sessualità. Infatti nella lunga intervista rilasciata ad Agi, Anna ha sottolineato come quello che fa non ha niente a che vedere con il sesso, nel senso concreto del termine, ma alla sfera sessuale intesa come capacità di stare bene con la propria intimità. Anna e quelli come lei, aiutano i disabili solo ed esclusivamente ad amare e a conoscere il mondo dell’emozione fisica e di contatto con naturalezza e semplicità.

 

 


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