Donna vittima di stalking scomparsa, l’appello della figlia: “Aiutatemi a trovarla”


Sono ore di attesa e di ricerca quelle che stanno vivendo i familiari di Cinzia Paglini. La donna è scomparsa da qualche giorno dalla sua casa nel quartiere di Fuorigrotta a Napoli.

La 56enne, nota artista musicale, nei giorni scorsi era stata ospite di Barbara D’Urso per raccontare la sua storia. Vittima di uno stalker da ormai due anni, era arrivata addirittura a pensare al suicidio. Dopo averla aggredita, mettendole le mani al collo, l’uomo era stato condannato agli arresti domiciliari in attesa del processo. Un processo che inizierà domani, martedì 12 novembre.

Questo l’appello lanciato via Facebook dalla figlia della donna:

“VI PREGO CONDIVIDETE! Chiedo a vuoi tutti di aiutarmi a ritrovare mia mamma è sparita venerdì mattina da Fuorigrotta (Napoli) si chiama Cinzia Paglini con lei non ha nulla, documenti, borsa, soldi, telefoni, auto e tutto a casa”.

LA STORIA – La cantante napoletana aveva raccontato nel dettaglio la sua storia in collegamento con Barbara D’Urso. La prima volta che l’uomo l’aveva avvicinata era quando si trovava come spettatore durante uno spettacolo. Si era presentato e le aveva detto di averla come amica su Facebook. Dopo averle scritto per giorni, senza ricevere risposta, ha chiesto di sposarla.

Al rifiuto di Cinzia l’uomo è andato sotto casa della donna e ha iniziato a seguirla. E’ partita una denuncia per alcuni dei suoi messaggi tra cui: “Ho fatto male a rispettarti. Se avessi fatto l’amore con te, saresti tu corsa da me. Se ti prendo non ti dimenticherai mai di me”.

Dopo essere andato sono casa della donna e averla aggredita è scattata la denuncia. I carabinieri l’hanno aiutata e l’uomo le ha scritto: “Sei stata a letto con un carabiniere, per questo mi hanno arrestato”.

Tanti i profili falsi creati dall’uomo che ha iniziato a perseguitare anche la figlia via social con gruppi e messaggi di odio. Si è anche introdotto nei loro profili scrivendo messaggi a nome loro.

Cinzia ha raccontato anche di aver tentato il suicidio sotto i binari di una metro, nascondendosi in galleria aspettando il treno. Un ragazzo l’ha vista e ha chiamato la sicurezza, salvandola.

“Ho perso la mia grinta, ho paura”. 

Sono state le ultime parole pronunciate da Cinzia. Un grido di aiuto che però è rimasto inascoltato.

 


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