Napoli conquista gli Usa, per l’accesso al College si studia la città partenopea


“Vivere a Napoli” è un messaggio pensato contro la fuga dei cervelli ed è un video che negli anni scorsi divenne virale sui social, totalizzando oltre un milione di visualizzazioni.

Vivere a Napoli fu premiato nel 2014 dal NapoliFilmFestival nell’ambito degli OpenArt Award. E’ tutt’oggi riportato nelle sovracopertine di tutti i libri “PARTENOPE – Another way to see Naples” (ed. Rubbettino).
E’ stata certamente tra le più conosciute iniziative di Città di Partenope, il movimento cittadino ideato dal pubblicitario napoletano Claudio Agrelli, nato per promuovere il senso civico e, attraverso questo, diffondere l’immagine positiva di Napoli.

La viralità del video sembrava ormai sopita quando dagli Stati Uniti arriva spontaneamente una richiesta di licenza di utilizzo dall’Advanced Placement (AP), il programma negli Stati Uniti e in Canada creato dal College Board che offre curricula a livello universitario ed esami agli studenti delle scuole superiori. Il testo sarà utilizzato per un corso di Italiano per l’accesso ai College e sarà quindi letto e studiato da circa 3 milioni di studenti americani nelle scuole superiori distribuiti in 22 mila istituti che sostengono gli esami dell’AP program.

Sarà un’eccezionale opportunità per promuovere Napoli in America, con una campagna pubblicitaria implicita che favorirà l’incoming turistico e, perché no, anche di cervelli“. Lo ha annunciato alla Camera dei Deputati lo stesso Claudio Agrelli, il pubblicitario autore del testo, a margine dell’evento “Immagini in viaggio: partenza e arrivo alla Città di Partenope”, organizzato da Città di Partenope. Un evento molto partecipato, con ospiti eccellenti, tenutosi a completamento della collezione dei cinque volumi “Partenope – Another way to see Naples”, volumi fotografici che hanno raccontato il lato positivo di Napoli, mostrando una città viva, vera e libera dai suoi stereotipi.

Pubblicando i libri fotografici Partenope, volevamo diffondere un’immagine meno stereotipata della città di Napoli e soprattutto dei napoletani – dichiara Agrelli -. Abbiamo fatto un lavoro certosino alla ricerca di storie positive, raccogliendo le testimonianze di cinquanta tra imprenditori, professionisti e personaggi dello sport e dello spettacolo. Queste storie si pongono l’obiettivo di incentivare i giovani a restare a Napoli e costruire qui il loro futuro; ma anche a favorire l’incoming di giovani di altre città“.


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