Coronavirus, a Napoli picco di contagi nei quartieri borghesi

Vomero, via Scarlatti


In Campania abbiamo ormai superato la quota di 2000 contagi. La maggior parte di questi si trova a Napoli e provincia, e, secondo quanto riporta un articolo del Mattino a firma di Paolo Barbuto, ci sono in particolare tre aree della città nelle quali la diffusione del Coronavirus è stata esplosiva. Stiamo parlando dei quartieri borghesi, ovvero il Vomero, Arenella e Chiaia, che hanno registrato un picco di contagi.

Al momento non sembra esistere uno studio che spieghi questa massiccia diffusione del virus nei quartieri alti. L’infettivologo Faella ha però riportato l’attenzione sulle ultime notti folli della movida giovanile. A inizio marzo, infatti, aveva suscitato molte polemiche un servizio andato in onda a L’aria che tira, che mostrava alcuni baretti di Chiaia affollati nonostante le disposizioni governative.

In quel caso, sia i gestori dei locali che i clienti avevano mostrato un’indifferenza comune al problema del contagio: tra battute e scuse poco convincenti, nessuno intendeva rinunciare alle uscite del sabato sera. L’esperta Maria Triassi illustra anche un’altra ragione che potrebbe spiegare il picco di contagi nei quartieri borghesi:

Si tratta di quartieri dove c’è una vasta socialità: c’è una maggioranza di professionisti che partecipano a meeting e riunioni, che viaggiano in Italia e per il mondo. Insomma, c’è maggiore possibilità di entrare in contatto con persone già contagiate“.

Al momento,  il Vomero conta 52 casi di Coronavirus, risultando così il quartiere più contagiato di Napoli. A seguire abbiamo il quartiere Chiaia, con 44 casi. Vi sono però anche tre aree della città in cui non si è registrato nemmeno un contagio finora: si tratta dei quartieri Mercato, Marianella e Zona Industriale.


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