Mario, volontario napoletano dell’Onu trovato morto con i polsi tagliati


Mario Paciolla era un volontario dell’Onu ed è stato trovato morto mercoledì nella sua stanza in Colombia, a San Vicente de Caguan.

33enne del Rione Alto di Napoli aveva un sogno, aiutare questo territorio a raggiungere la pace. Come riporta ilmattino.it, dopo una prima ipotesi di suicidio la polizia locale ora ha aperto un’indagine per omicidio.

A trovare il corpo di Mario è stata la squadra Onu che era andata a chiamarlo a casa, l’hanno trovato con le vene dei polsi tagliate. I compagni di lavoro avrebbero confessato agli inquirenti che il ragazzo negli ultimi tempi era sempre più nervoso e preoccupato, cosa confermata anche dalla famiglia a Napoli.

La missione in Colombia dell’Onu è quella di favorire la pace in un territorio lacerato dalla criminalità e dal malaffare.

La regione dove operava anche Mario è al quarto posto per numero di omicidi e pochi giorni fa aveva accompagnato il sindaco della cittadina e il governatore presso alcune comunità locali per avviare un processo di allontanamento dalla malavita.

Secondo quanto detto dall’emittente Rcn Radio, Mario era stato oggetto di minacce e la polizia starebbe indagando sul caso per omicidio.

Ciò che è accaduto a Carmine Mario Paciolla, giovane napoletano che in questi anni abbiamo incrociato mille volte nelle piazze e nelle strade del centro storico, è terribile, inquietante e pretende immediata attenzione da parte delle autorità del nostro paese.

Carmine è stato trovato morto, impiccato, nell’appartamento in cui abitava a San Vicente del Caguán, in Colombia, dove lavorava per le Nazioni Unite.
La madre ha raccontato alla stampa che il ragazzo negli ultimi giorni aveva raccontato di avere paura e di sentirsi minacciato.
Sul suo corpo pare siano state trovate ferite da arma da taglio.

Che non cali il silenzio su questa vicenda.
Che non si archivi come troppe storie sono state archiviate, lasciandosi dietro solo domande, dolore e rabbia di amici e familiari.
Che la nostra città si faccia sentire e che pretenda verità per la scomparsa assurda e dolorosa di un nostro concittadino“, ha dichiarato Eleonora de Majo, assessore del Comune di Napoli.


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