Covid, eccessivo l’aumento di casi: ipotesi lockdown localizzati. Scuole a rischio


Riapertura delle scuole a rischio e possibilità di ritorno al lockdown, ma questa volta localizzato, almeno finché la situazione non diventi analoga a quella di marzo e aprile. Il trend dei contagi è in aumento eccessivo, così secondo il dottor Walter Ricciardi, tra i consiglieri del ministro della Salute, “ci sarà un serio problema da affrontare. Non si ipotizza la sola chiusura di aree con focolai, ma anche la mancata riapertura delle scuole a settembre”.

Parole rilasciate da Ricciardi in una intervista a Il Messaggero, dove fa anche l’identikit di chi attualmente è portatore del coronavirus: “Circa il 30-35 per cento da quei turisti italiani che ritornano dall’estero, e sono soprattutto ragazzi. Poi un altro 40 per cento è autoctono, sono focolai cioè originati o trasmessi in famiglia o in comunità. Infine, un 20-30 per cento di persone sono turisti, oppure migranti, o comunque persone che vengono dall’estero”.

Dall’intervento di Ricciardi si possono desumere considerazioni interessanti. La prima è sulla disparità di trattamento tra gli italiani che tornano in patria dall’estero, in molti casi costretti a tampone e quarantena, a differenza dei turisti che vengono lasciati in giro senza sostanzialmente alcun controllo. Così come esenti da controlli i turisti che da regioni italiane si muovono verso altre regioni italiane, tipicamente da Nord a Sud. Ha poco senso, forse, controllare solo alcuni.

La seconda è l’ipotesi di lockdown localizzati, quelli che il Comitato Tecnico Scientifico consigliava a un Governo che invece ha scelto di chiudere tutta la penisola facendo perdere 100 miliardi al Mezzogiorno.

Ricciardi afferma infine: “Tutto dipenderà dalla capacità che avranno i territori e le autorità sanitarie di intercettare e circoscrivere i focolai. Naturalmente, ogni sviluppo futuro dipenderà soprattutto dal comportamento delle persone”. Non possiamo non ricordare in proposito il comportamento esemplare tenuto dai cittadini italiani, salvo naturali eccezioni, durante il periodo passato di lockdown e nelle fasi immediatamente successive. Anche le autorità locali e sanitarie si sono comportate bene, certamente grazie anche al senso di responsabilità della gente. Poi l’apertura generalizzata con la pretesa, per esempio, che i ragazzi andassero in discoteca ballando a un metro di distanza e con la mascherina, oppure che le persone rimanessero a tutti i costi in Italia nonostante l’apertura delle frontiere. La critica seguente non è rivolta a Ricciardi, che è uno scienziato e non un amministratore: quanto è sciocco permettere qualcosa per poi bacchettare chi ha compiuto un’azione lecita, non vietata? E quanto è sciocco restare impreparati dopo la tragedia attraversata dal Paese nei mesi scorsi?


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