De Luca da Vespa avvisa: “Penultima ordinanza prima di chiudere tutto. 90% asintomatica ma non mi tranquillizza”


Il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ieri sera è stato ospite di Bruno Vespa nel corso del programma ‘Porta a Porta’. Insieme a lui anche il governatore del Veneto Luca Zaia, entrambi rieletti presidente con un plebiscito di voti. ‘Un voto di popolo’ come lo ha definito De Luca grazie anche all’appoggio dell’elettorato dei 5 stelle e dei moderati. Ma l’argomento principale è la gestione del covid.

Subito il dialogo si fa acceso con Vespa che chiede a De Luca, anche in base alla nuova ordinanza restrittiva: “Ho visto che sta rimettendo in funzione il lanciafiamme dato che la Campania è la Regione con più contagi d’Italia”.

Risponde De Luca:

“Credo che dobbiamo aprire gli occhi e dire che siamo già nella seconda epidemia. Stiamo cercando di spiegare a tutti che o si rispettano le regole o si chiude tutto. Al momento il 60% dei nostri cittadini sono concentrati nel territorio dell’Asl Napoli 1, Napoli 2, territori con la maggior densità abitativa. Il 90% sono asintomatici ma questo non ci tranquillizza per niente perché abbiamo una grande novità, aprono le scuole e come si può vedere dalle prime immagini l’assembramento è totale. Non c’è nessuno che controlla nulla, possiamo andare verso due scelte: o chiudere tutto e avere ricadute pesanti o convivere con il covid con il rispetto rigoroso delle regole. Questa è la penultima decisione prima di chiudere tutto. Stiamo ragionando sulla previsione degli epidemiologi più pessimista, ci stiamo preparando di dotarci di 20 mila posti letto negli ospedali, prevediamo una ricaduta della stagione influenzare. Iniziamo a fare il vaccino il 1 ottobre”.

Sui tamponi rapidi:

“Abbiamo qualche fornitura, non so se l’istituto superiore di sanità li ha validati. Fino a ieri ci hanno detto che non sono stati validati, se li inviamo saremo felici di utilizzarli. Se vogliamo convivere altri 10 mesi (prima non avremo il vaccino), il sistema di controllo del territorio deve essere rigoroso. Da due mesi le forze dell’ordine sono scomparse. Diciamo chiaro che tra un mese rischiamo di chiudere tutto”.

Sulla autonomia:

“Abbiamo chiesto maggior autonomia a partire dal superamento della spesa storica. Bisogna rispettare l’equo riparto tra le Regioni del Nord con la periquazione, partiamo dalla sanità. Noi riceviamo meno di tutte le Regioni d’Italia, veniamo privati di 300 milioni di euro applicando solo il criterio dell’età anagrafica”. 

 


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