Terra dei Fuochi: La lettera del papà che ha commosso il web


Essere genitori di un bambino malato di cancro dev’essere una delle esperienze più atroci e devastanti che possano accadere nella vita. Non è giusto, non vi è alcuna spiegazione che possa in un qualche modo spiegare una cosa tanto innaturale e crudele, e la situazione diventa ancora più insopportabile e disgustosa quando per quella malattia esistono colpevoli in carne ed ossa che, solo per soldi, hanno avvelenato un territorio straordinario e la sua gente!

Da Napolitoday.it la straziante lettera di un padre disperato che vive nella Terra dei Fuochi.

Un “papà” che scrive ad un prete di provincia. Un papà con una figlia di due anni malata di cancro che scrive ad un prete di provincia che si batte contro la devastazione ambientale di un territorio.

Questa è la lettera che un papà mi scrive al ritorno del Pausillipon – scrive Don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano, sulla sua pagina di facebook -. Come si può facilmente comprendere il dramma che subiamo sulla pelle nostra e quella dei nostri figli è immenso e non lascia spazio a parole inutili, vuote o, peggio, menzognere”

La Lettera: “Don Maurizio, buonasera. Sono il papà di una fanciulla da due anni in cura al Centro oncologico Pausillipon Napoli. Questa mattina al Pausillipon ho assistito a una scena a dir poco sconvolgente. Di solito i bambini che trovavamo erano 10, al massimo 12 , ma questa mattina erano più di 35. Nel parlare con altri genitori mi riferivano che erano i nuovi giunti per terapie. Io abito in un paese vicino al suo. Anche gli altri bambini che ho trovato erano quasi tutti della zona di Caivano, Orta di Atella, Cesa, Frattamaggiore e Cardito. Don Maurizio, seguo le sue battaglie e credo che lei è l’unico a dare voce a noi genitori con figli malati di cancro. Pochi giorni fa è morta mia suocera anche lei con il cancro, mi è rimasto solo Dio. Siamo una famiglia distrutta, al Pausillipon dottori infermieri sono persone affettuose, ma è un luogo TRISTE. Vedere tanti, troppi bambini con mascherine e chemioterapia ti distrugge. Don Maurizio per carità dica una preghiera pure per mia figlia e se può mi dica se possiamo venire da lei. Con affetto la saluto”. Un amico“


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