Dal Venezuela a Napoli in cerca di una speranza di vita: bimbo di 6 anni guarisce da leucemia ed epatite C


L’equipe medica della Federico II  ha salvato la vita ad un bambino venezuelano di soli 6 anni. Giunto a Napoli due anni fa in cerca di una speranza, il piccolo finalmente ha ritrovato il sorriso.

Ad Alejandro (nome di fantasia per tutelarne la privacy) era stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta, un tumore del sangue a progressione rapida. Di qui l’intervento degli ematologi dell’Ospedale Santobono-Pausilipon che hanno proposto un trapianto di cellule staminali.

Tuttavia, ad aggravare il quadro clinico del bimbo è stata la presenza di un’infezione da Epatite C. Quest’ultima avrebbe potuto compromettere le condizioni del fegato prima, durante e dopo l’intervento. In tale contesto è entrata in gioco l’equipe della Federico II che ha acceso nuovamente la speranza del piccolo sudamericano.

“Purtroppo in Italia, fino a tre mesi fa, non era possibile effettuare  un trattamento farmacologico per l’epatite C in un bambino così piccolo. Per questo abbiamo dovuto creare una rete di collaborazione tra il gruppo di epatologi pediatri federiciani, da me guidati, e il reparto di Trapianto di midollo osseo del Santobono-Pausillipon per trovare una soluzione urgente all’epatite C del piccolo”– ha spiegato il dott. Raffaele Iorio.

Così è cominciato il complesso iter per permettere al bambino di assumere un farmaco contro l’epatite, nonostante la sua tenera età. In ciò il professor Iorio è stato affiancato dalla dott.ssa Fabiola Di Dato, specialista in pediatria e dottoranda di ricerca. In poco tempo, sono riusciti ad ottenere il consenso dal Comitato Etico e contattare la casa farmaceutica che avrebbe fornito gratuitamente il prodotto in questione.

Intanto, il bambino continuava a peggiorare, necessitando di un intervento urgente. A trapianto effettuato il virus dell’epatite C non smetteva di replicarsi. I medici federiciani sono intervenuti proprio durante il periodo del lockdown dando inizio alle dodici settimane di terapia.

Oggi Alejandro è guarito, non ha cellule leucemiche in circolo né è affetto da Epatite C. Al momento è ancora seguito dai medici del nosocomio napoletano ma presto potrà ritornare nel suo Paese. Un grande traguardo raggiunto dalla Federico II che è riuscita e dare nuovamente serenità al bambino venezuelano e alla sua famiglia. Una storia simile a quella che ha avuto come protagonista il Monaldi.


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