Il Governo lavora al Decreto Natale con meno restrizioni: la Campania però è a rischio


Il Governo già al lavoro per il Decreto Natale. La volontà è di salvare, nei limiti del possibile, non solo la festività più sentita dagli italiani, ma soprattutto dare un po’ di respiro alle attività commerciali che in quel periodo fanno gli affari migliori grazie alla corsa ai regali.

Decreto Natale: le possibili misure

L’unica certezza è che il Natale 2020 sarà certamente molto più sobrio rispetto a quanto siamo abituati. L’obiettivo è abbassare il più possibile l’indice Rt, portandolo per lo meno di poco sopra all’1%, in modo da poter allentare le misure restrittive ed in particolare il coprifuoco spostandolo alle 23 o alle 24. Dovrebbe restare ad ogni modo in vigore il divieto di organizzare feste e pranzi o cene con più di sei persone non conviventi. Circa le messe, una soluzione potrebbe essere il numero chiuso con prenotazione.

Ci sono tuttavia alcune regioni che rischiano un Natale più triste di quello delle altre. In particolare Lombardia e Piemonte, a causa della gravità della loro situazione epidemiologica, ma anche la Campania alla quale potrebbero non bastare circa cinque settimana per tornare in zona gialla. L’esigenza primaria, infatti, sarebbe quella di consentire gli spostamenti tra le regioni in modo da tornare a casa dai parenti.

Discorso leggermente diverso per le attività commerciali non essenziali, come per esempio i negozi di abbigliamento e simili: per essi basterebbe la zona arancione affinché sia consentita l’apertura, seppure con protocolli e regole molto stringenti.


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