Covid, vaccino Moderna: “Efficace al 94,1%. 100% nei casi gravi”


Il vaccino di Moderna è uno dei candidati ad essere venduto sul mercato e uno di quelli più avanti a livello di conclusione degli studi.

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Nell’ultimo report pubblicato sul proprio sito riguardo gli studi sul vaccino anti covid, Moderna – azienda americana -ha dimostrato un‘efficacia pari al 94,1% contro Covid-19, ed ha inoltre dimostrato un’efficacia pari al 100% nei casi severi, annunciando i risultati dei test di fase 3 su 196 casi.

Il comitato vaccini dell’Autorità statunitense per i farmaci Fda dovrebbe riunirsi il 17 dicembre per analizzare i dati di efficacia e sicurezza del candidato vaccino anti-Covid mRNA-1273 dell’azienda Moderna. La distribuzione, fa sapere l’azienda, avverrà non appena ci sarà l’autorizzazione.

Entro il 2020, Moderna prevede di avere la disponibilità di circa 20 milioni di dosi negli Stati Uniti e la produzione di 500 milioni-1 miliardo di dosi globalmente nel 2021.

Lo studio del vaccino di Moderna

I risultati sono relativi allo studio di fase 3 COVE per il candidato vaccino RNA-1273 che ha coinvolto in totale in Usa 30mila partecipanti, inclusi 196 casi di Covid-19 dei quali 30 erano casi severi. Il candidato vaccino si è dimostrato generalmente ben tollerato, senza alcuna seria preoccupazione identificata ad oggi in relazione alla sua sicurezza.

L’analisi presentata oggi da Moderna è basata su 196 casi di Covid: di questi, 185 casi sono stati osservati nel gruppo di volontari trattati con placebo, contro 11 casi osservati nel gruppo di volontari vaccinati con mRNA-1273. Questo ha determinato una stima dell’efficacia del vaccino pari al 94,1%.

Si sono inoltre analizzati casi severi di Covid-19 e si sono considerati 30 di questi casi nell’analisi: tutti e 30 i casi severi si sono verificati nel gruppo trattato con placebo e nessuno nel gruppo vaccinato.

L’efficacia era coerente “per età, razza, etnia e genere”. I 196 casi di Covid-19 includevano 33 over 65 e 42 volontari appartenenti a minoranze. È in corso una revisione continua dei dati di sicurezza, e la società sottolinea di non aver identificato “nuovi gravi problemi di sicurezza”.

Sulla base di analisi precedenti, le reazioni avverse più comuni includevano dolore al sito di iniezione, affaticamento, mialgia, artralgia, mal di testa ed eritema o arrossamento al sito di iniezione. Le reazioni avverse sono aumentate in frequenza e gravità dopo la seconda dose. Moderna conferma inoltre che presenterà i dati dello studio Cove in una pubblicazione sottoposta a revisione.

Lo studio COVE ha superato i due mesi di follow-up post vaccinazione come richiesto dalla Fda per l’Autorizzazione all’uso di emergenza (Eua). Moderna rende noto che ha in programma per oggi la domanda di Eua alla Fda, per richiedere quindi all’Agenzia europea dei farmaci Ema una autorizzazione al commercio condizionata e per continuare con le analisi di ‘rolling reviews’ già avviate con le agenzie regolatorie internazionali.


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