Assembramenti natalizi, l’infettivologo Faella: “Bisogna ricordare che pagheremo tutto. Ci saranno conseguenze”


L’ex primario del Cotugno, l’infettivologo Franco Faella, si esprime in merito alle ultime decisioni, tra cui la riapertura delle scuole e il vaccino. Tema che apre l’intervista rilasciata a Stella Cervasio de La Repubblica è il grande numero di assembramenti dovuto allo shopping natalizio. “Bisogna ricordare che pagheremo tutto” afferma, riportando alla memoria le conseguenze delle vacanze estive e anche del giorno dei morti, come mostrato dai dati. Una preoccupazione che si basa dalle esperienze degli ultimi mesi, e che aumenta con la notizia della riapertura delle scuole.

Il professore, però, alla domanda se sia contrario a tale riapertura risponde di non esserne certo. Spiega infatti dell’assenza di studi scientifici che diano responsabilità dei contagi alle scuole. Quel che è invece certo è che tutti gli assembramenti comportano un netto aumento dei contagiati. “Quello che è più grave è che abbiamo un numero di morti terrificante.”

Numeri che però non allarmano le persone. “Col tempo ci si abitua a tutto e si tralascia la preoccupazione che resta seria. – risponde Faella, riportando dati spaventosi. “Nell’ultimo mese abbiamo avuto 800 decessi al giorno in Italia e da noi a Napoli la cifra era in proporzione, è significativo. Quei numeri da una parte mi atterriscono perché sono un uomo anziano e mi sento immediatamente colpito, ma dovrebbe rappresentare un deterrente importante per tutti.”

Si conclude l’intervista con la domanda sul vaccino, al quale l’ex primario si dimostra essere a favore. “I medici devono essere i primi, anche per dare un segnale positivo alla gente. Che alcuni professionisti abbiano preso posizione contro i vaccini scatena un pericolo enorme, è un assurdità non tollerabile.”


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