La cura Ascierto salva una donna in Gran Bretagna: “Non respiravo. È stato spaventoso”


Continua a riscuotere successo la cura Ascierto e stavolta a sottolinearne l’efficacia sono i ricercatori della Gran Bretagna. La terapia proposta dall’oncologo napoletano non sempre è stata appoggiata a pieno, la stessa AIFA ne aveva bocciato i benefici, eppure continua a registrare esiti incoraggianti.

Cura Ascierto: risultati incoraggianti in Gran Bretagna

La BBC riporta la storia di Wendy Coleman, paziente affetta da covid-19 e trattata con Tocilizumab: “Stavo lottando per respirare, al punto da essere ricoverata in un’unità di terapia intensiva. Dopo che mi è stato somministrato il  Tocilizumab, le mie condizioni si sono stabilizzate. Non sono più peggiorata. Fino ad allora, è stato abbastanza spaventoso perché non sapevo se ce l’avrei fatta o meno.”

Medici e ricercatori britannici concordano sulle potenzialità della terapia nel ridurre il rischio di mortalità nei pazienti ad alto rischio. Di qui la gioia del professor Ascierto: “Alcuni ospedali in Gran Bretagna stanno trattando i pazienti affetti da covid con il tocilizumab. In molti casi il farmaco sembra scongiurare il trasferimento dei pazienti in terapia intensiva.”

“I ricercatori che stanno portando avanti lo studio clinico, con oltre 4.000 volontari, sostengono che la metà dei pazienti, affetti da covid e ricoverati in ospedale, abbiano ricevuto effetti positivi dal Tocilizumab se combinato con la terapia del cortisone. Nei pazienti di questo gruppo, rispetto a quelli che non hanno ricevuto la stessa combinazione di farmaci, Tocilizumab ha ridotto la mortalità oltre che la possibilità di utilizzo di ventilatori per la respirazione.”

“Dopo questi risultati, che hanno dimostrato l’impatto sostanziale della terapia, il Regno Unito sta lavorando per permettere a tutti i pazienti di accedervi. Abbiamo sempre sostenuto l’utilità di questo trattamento. Siamo molto dispiaciuti che in Italia ci sia stato tanto scetticismo in proposito. Sappiamo che non funziona per tutti i pazienti ma può salvare ancora molte vite.”

Lo stesso Ascierto, infatti, ha più volte ribadito la mancanza di un beneficio generalizzato della terapia, relegato ai soli pazienti affetti da forme gravi. Intanto, prosegue il suo lavoro, insieme ai ricercatori del Pascale, di sperimentazione sul fronte dei vaccini.


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