Scuola, il Ministro Bianchi: “Tornerà in presenza il prima possibile”

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Nell’ultimo anno la didattica dei ragazzi è andata avanti a singhiozzo. A distanza, poi in presenza, poi ancora a distanza e così fino ad oggi in cui quasi tutta Italia è zona rossa e i ragazzi ancora una volta sono costretti a seguire le lezioni da casa. Il nuovo Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, ha però assicurato: “La scuola tornerà in presenza e in sicurezza il prima possibile“.

Come riferisce Ansa, il Ministro ha parlato della situazione scolastica nei prossimi mesi: “Questa è una storia nuova, il virus è cambiato, la variante inglese colpisce i bambini, non li esclude come era al primo giro, i nostri figli e nipoti sono a rischio: con responsabilità abbiamo dovuto mettere questa bandiera rossa. Questo pericolo insieme lo vinceremo.

Bisogna essere ancorati alla realtà: tutti volevamo tenerle aperte le scuole, abbiamo tenuto le attività in presenza fino allo stremo, abbiamo tenuto i bambini in presenza fintantoché è stato possibile. Stiamo lavorando per riportare la scuola in presenza e in sicurezza il prima possibile. Non sono decisioni a cuor leggero ma lo abbiamo fatto con senso di responsabilità. Sono scelte in cui tutto il paese deve essere presente“.

Bianchi ha poi parlato del fardello maturità: “Quella di quest’anno sarà una prova di maturità vera: abbiamo abbandonato l’idea che si lavorava 5 anni e poi arrivava una busta con i temi e si faceva una sorta di lotteria. I ragazzi avranno un mese per poter svolgere il loro lavoro prepararlo e consegnarlo; la prova inizierà con la discussione di questo lavoro. Non è un esame all’acqua di rose né di emergenza: è una prova di maturità in cui i ragazzi potranno dimostrare come sono cresciuti, è un passaggio in avanti, non ci siamo messi all’angolo, è un esame di maturità vero“.


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