Vaccini e pillola anticoncezionale, Giorgio Palù: “Mi aspetto nota dall’Ema”


Giorgio Palù, il presidente del Consiglio di amministrazione dell’Aifa, mette in allerta le donne che prendono la pillola anticoncezionale. Intevistato a Porta a Porta, lo show di tarda serata di Rai 1, ha detto che si aspetta di ricevere una nota per le donne che assumono questo tipo di farmaco. Ha però precisato che il rapporto rischi-benefici del vaccino Astrazeneca ha esito positivo per i benefici, ed è per questo che ci si aspetta una nota d’avvertenza. L’Ema sta, infatti, valutando il vaccino per reintrodurlo nella campagna vaccinale. 3 giorni fa, infatti, la somministrazione è stata sospesa in via precauzionale. Le autopsie sui corpi dei defunti post-vaccino hanno, però, rivelato l’assenza di correlazione tra morte e vaccino.

Se ci sono soggetti femminili che hanno avuto trombosi, bisognerà studiarli. Soprattutto le donne che prendono la pillola, che è un farmaco pro-trombotico o che hanno difetti della coagulazione. Una maggiore attenzione, cioè, per questi soggetti.“. Ma Palù tiene a sottolineare che vaccinarsi diminuisce il rischio, molto più alto, di diventare vittima del Covid.

Vaccino e pillola anti-concezionale: il parere degli esperti

Anche la pillola anti-concezionale, come tutti i farmaci, ha degli effetti collaterali e, tra questi c’è il rischio di trombosi. Ma la percentuale di rischio di morte per trombosi è molto più alta nelle forme più gravi di Covid che per chi assume questo tipo di farmaco.

Il Dottor Marco Gambacciani, specialista in ostetricia e ginecologia, presidente della Società Italiana Menopausa, si è preoccupato dell’allarmismo generato. Il Dottore ha detto all’Ansa che “La pillola non aumenta il rischio di trombosi in maniera clinicamente rilevante in donne giovani che non hanno problemi di salute, così come non aumentano i fattori di rischio per le donne in menopausa che non hanno controindicazioni e assumono la terapia ormonale sostitutiva“.

Il medico si è schierato con le donne, aggiungendo concetti forti, come la libertà della sessualità femminile. Secondo Gambacciani, infatti, questo sarebbe un’ulteriore “attacco alla salute delle donne, perchè gli si mette in testa che quello che fanno per la loro sessualità e la qualità della vita sia dannoso, perchè gli ormoni sono frutto del demonio.“. Ha aggiunto che il tasso di mortalità per il Covid-19 è più basso nelle donne, rispetto che per gli uomini, proprio grazie agli ormoni.


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