Covid, primi segnali di miglioramento: “Si spera in un’estate più serena”


Anche oggi si è tenuta la conferenza stampa sui dati del monitoraggio covid della cabina di regia che mostrano primi segnali di miglioramento, preannunciando il possibile arrivo di un’estate più serena, come annunciato da Silvio Brusaferro e Gianni Rezza.

Monitoraggio Covid, primi segnali di miglioramento

Il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha illustrato i dati della settimana: “Adesso c’è un rallentamento della crescita, oggi abbiamo i primi segnali di stabilizzazione. L’Italia è scesa sotto la soglia di incidenza dei 250 casi per 100.000 abitanti. Rimangono ancora alcune Regioni che superano tale soglia”.

“Si vede soprattutto il decremento dei casi negli operatori sanitari, effetto positivo della vaccinazione. C’è un decremento dei focolai significativo nelle strutture assistenziali ed Rsa. Il dato Rt ci mostra una lieve decrescita, oggi siamo a 1.08. Un dato che segna un rallentamento dell’Rt che comunque rimane ancora sopra l’1”. 

Peggiora, invece, il dato relativo alle ospedalizzazioni e decessi: “Oggi abbiamo il 39% delle terapie intensive occupate rispetto al 36% della settimana scorsa. Un processo analogo sta avvenendo nelle aree mediche col 43% dei posti letto occupati. La curva dei deceduti è in ricrescita ed è coerente”.

In conclusione: “L’incidenza nazionale è ancora molto elevata, si raccomanda di mantenere la drastica riduzione di interazioni fisiche tra le persone e della mobilità. Il numero di persone ricoverate è ancora in aumento”.

Prosegue il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza: “Sembra che ci siano delle notizie in parte positive. Una riguarda la diminuzione dei casi tra gli operatori sanitari. Gli effetti della campagna vaccinale cominciano a farsi sentire. Inoltre, come dato positivo c’è quello di una diminuzione dell’RT e una tendenza a una diminuzione dell’incidenza, seppur ancora elevata”.

“C’è una prima inversione di tendenza e questo è la conseguenza degli effetti delle misure che sono state prese nelle scorse settimane. Il dato è positivo se si pensa che stiamo contenendo un’epidemia dovuta ad una variante diventata predominante, quella inglese”.

“Poi c’è l’aumento dell’occupazione dei posti in terapia intensiva ed area medica. Questo ce lo aspettavamo in quanto si sono accumulati molti casi nelle settimane scorse. Anche la coda dei decessi è ancora piuttosto elevata. Bisogna continuare ancora per un po’ con queste misure di controllo e nel frattempo vaccinare. Abbiamo avuto grandi difficoltà soprattutto relative alla forniture. Ci aspettiamo che nel prossimo mese aumenti la disponibilità di dosi, è importante accelerare e cercare di immunizzare più persone possibili”. 

Ulteriori miglioramenti potrebbero essere rilevati con l’arrivo della bella stagione: “Adottando misure si possano modellare le curve e lo stiamo vedendo oggi. Accanto allo sforzo di contenere la diffusione del virus abbiamo uno strumento in più, quello della vaccinazione. La buona stagione favorisce la possibilità di stare all’aria aperta e dunque ridurre la permanenza in locali confinati”.

“La combinazione di questi fattori ci fa sperare che questa circolazione possa essere ridotta e che possa adottare misure di rilassamento che ci consentano di recuperare spazi di maggior libertà. Attraverso alcuni sforzi possiamo arrivare a scenari migliori. Mantenendo le misure, con le vaccinazioni, possiamo guardare a uno scenario di fiducia”.

Sulla stessa scia il professor Rezza: “Vorremmo andare tutti in vacanza, da un anno tiriamo in maniera forsennata. L’anno scorso c’è stata anche una buona ripresa delle attività, forse anche troppo buona. Si spera che la buona stagione, le misure di controllo e la campagna vaccinale facciano sì che si possa trascorrere un’estate serena. Speriamo ci siano dei proficui miglioramenti”.


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