Napoletani scomparsi in Messico, 50 anni di carcere ai poliziotti

I tre napoletani scomparsi in Messico


Cinquant’anni di carcere per i tre poliziotti del comando della città di Tecatitlan nello stato di Jalisco in Messico.

La condanna

Il reato contestato è “desparicion forzada” dei tre napoletani Raffaele Russo, il figlio Antonio ed il nipote Vincenzo Cimmino scomparsi dal 31 gennaio 2018. A Salomon Adrian Ramos Silva, Emilio Marines Garcia e Linda Guadalupe Arroyo (fuggitiva) sono stati inflitti 50 anni rispetto ai 60 proposti dagli inquirenti messicani.

Secondo gli investigatori i tre poliziotti erano esecutori di un ordine superiore che sarebbe partito da “El Quince” ovvero José Guadalupe Rodriguez Castillo, capo del cartello criminale Cartel Jalisco Nueva Generation (CJNG) a cui i tre partenopei pare siano stati venduti per soli 45 euro.

Per il Messico sono desaparecidos

Per lo Stato messicano i tre napoletani sono ancora desaparecidos mentre per la famiglia ci sono ben poche speranze, il figlio Francesco Russo avrebbe detto: “diteci dove sono, diteci per favore se dobbiamo piangere oramai dei morti


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