Vaccino Pfizer, con il richiamo a 3 mesi si produce il triplo degli anticorpi


Recentemente, la Regione Campania ha seguito le raccomandazioni del CTS e prolungato il periodo che intercorre tra la prima e la seconda dose del vaccino Pfizer. Tuttavia, il periodo di attesa ideale potrebbe essere anche molto superiore a 40 giorni. Di recente, uno studio dell’Università di Birmingham ha dimostrato che rimandare il richiamo di Pfizer a 12 settimane triplica il livello di anticorpi sviluppati.

Lo studio è stato condotto su 175 soggetti di età superiore agli 80 anni, che hanno ricevuto la seconda dose del farmaco a 12 settimane dalla prima e sono stati sottoposti a confronto con un altro gruppo di persone, alla quale la seconda dose era stata somministrata dopo 3 settimane. Il periodo di attesa per il richiamo era stato infatti prolungato nel Regno Unito, per far sì che la maggior parte della popolazione ricevesse almeno la prima dose.

Il risultato è stato sorprendente: chi aveva ricevuto il richiamo del vaccino Pfizer a 12 settimane ha sviluppato una quantità di anticorpi contro la proteina Spike 3,5 volte superiore rispetto a chi aveva atteso il periodo “standard” di 3 settimane. Il team di ricerca è quindi arrivato alla conclusione che posticipare la seconda dose di vaccino possa rafforzare e prolungare la risposta anticorpale.

Lo studio è stato finanziato dal National Institute for Health Research e dalla UKRI (UK Research and Innovation), e, nonostante non sia ancora stato sottoposto a peer review, potrebbe segnare una svolta nella campagna vaccinale. Ciò vale specialmente per i soggetti più anziani, in cui la risposta immunitaria diventa più debole con l’avanzare dell’età.


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