Vaccino diverso per seconda dose, Abrignani: “Parlare di cavie è una stupidaggine”


Ricevere la seconda dose di un vaccino a mRNA dopo la prima dose di AstraZeneca non vuol dire essere delle “cavie”: ad affermarlo è Sergio Abrignani, membro del Cts e professore ordinario di Patologia Generale presso l’Università Statale di Milano.

Come Abrignani ha spiegato ai microfoni di SkyTg24, il cosiddetto “mix di vaccini” è ben lungi dall’essere una novità, e rientra in una pratica già ampiamente in uso nel resto del mondo. “Parlare di cavie è una stupidaggine“, ha dichiarato Abrignani. “I vaccini ci hanno salvato la vita, non sono il problema, sono la soluzione”.

I vaccini a base di vettori virali ci hanno consentito di limitare i morti, gli effetti collaterali sono rarissimi e comunque abbiamo suggerito questo tipo di somministrazione sopra i 60 anni. Ora per gli under 60 già vaccinati con AstraZeneca devono essere usati altri vaccini, ma non è una sperimentazione. È già stato fatto in tutto il mondo“.

La pratica più sicura per chi ha ricevuto una prima dose di AstraZeneca e non supera i 60 anni sarebbe quindi sottoporsi a un secondo vaccino a mRNA. “Sappiamo che si può e che si tratta di vaccini estremamente sicuri grazie a lavori già avviati all’estero. Stiamo cercando così di azzerare il rischio”, conclude quindi Abrignani a proposito del vaccino.


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