Tokyo 2020, Banti e il legame con Napoli: l’oro della vela si è laureata all’Orientale


La vittoria di Caterina Banti, medaglia d’oro nella vela alle Olimpiadi di Tokyo 2020, inorgoglisce la città di Napoli e soprattutto l’ateneo Orientale, dove nel 2015 ha conseguito la laurea magistrale con votazione di 110 e lode.

Caterina Banti e il legame con Napoli: si è laureata all’Orientale

Con il trionfo di Ruggero Tita e Caterina Banti l’Italia ha conquistato un altro oro ai celebri giochi giapponesi, stavolta nella classe mista Nacra della vela. Si tratta del primo oro ‘misto’ italiano, conquistato dunque da un team formato da un uomo e una donna.

Il trionfo della Banti, di origini romane, è stato celebrato dall’Università orientale di Napoli, dove sei anni fa la velista si è laureata con il massimo dei voti. Proprio l’Ateneo partenopeo ha voluto omaggiarla ricordando quel momento: “Festeggiamo Caterina Banti, laureata magistrale dell’Orientale in ‘Lingue e civiltà orientali’ nel 2015 con una votazione di 110 e lode, che ha vinto l’oro olimpico nella vela, insieme a Ruggero Tita, nella classe Nacra 17”.

“Al termine di tredici regate condotte sempre in testa è arrivata a una vittoria che giunge per la vela alle Olimpiadi dopo oltre venti anni. E’ una medaglia storica quella di Ruggero Tita e Caterina Banti. Si tratta, infatti, del primo oro olimpico ‘misto’, cioè di un team formato da uomini e donne, vinto dall’Italia alle Olimpiadi. Congratulazioni a tutti e due e soprattutto alla nostra Caterina”.

Anche Marcell Jacobs, che ancora alle Olimpiadi si è aggiudicato la medaglia d’oro nei 100 metri, è fortemente legato al Sud Italia avendo instaurato un legame affettivo con la Regione Calabria e in particolare con la città di Rosarno dove era solito trascorrere le sue vacanze estive.


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