Tokyo 2020 ed Europei, l’oro di Jacobs viene dal Sud: le prime corse sulle spiagge meridionali


Nuovo trionfo ieri per Marcell Jacobs che ha vinto la medaglia d’oro agli Europei in scena a Monaco di Baviera con il tempo di 9.95. Bissato quindi il trionfo alle Olimpiadi di Tokyo dove era arrivato primo nei 100 metri portando l’Italia al trionfo e regalando un’ulteriore soddisfazione all’intero Paese, da Nord a Sud. Lo stesso atleta nutre un legame affettivo sia con Desenzano sul Garda, luogo in cui è cresciuto, sia con Rosarno, località della Calabria dove era solito trascorrere le sue vacanze estive.

Marcell Jacobs e il legame con il Sud

A raccontare il suo passato e il suo rapporto speciale con la Calabria è stato l’avvocato Domenico Secolo che, stando a quanto raccontato al giornalista Giuseppe Lacquaniti de ‘La Gazzetta del Sud‘, sarebbe stato per lui come un padre. L’uomo, a fine anni ’80, si era trasferito a Desenzano sul Garda per questioni lavorative: “Marcell è venuto a vivere con me nel maggio del 2002 a Desenzano. Prima abitava con la mamma a Castiglione delle Stiviere. Fin da subito il bambino si è legato a me. Non aveva mai conosciuto il suo padre naturale”. 

L’avvocato aveva iniziato una relazione con la mamma di Marcell, Viviana Masini: “Nel 2002 mi ha dato un figlio, Nicolò, e nel 2003 è arrivato l’altro, Jacopo. Già nell’estate del 2002 Marcell è venuto al mare di Rosarno. Sulla spiaggia del Lido Mimosa correvamo e gareggiavamo: sin da allora il bambino prometteva bene”.

Marcell, dunque, avrebbe mosso i primi passi verso il mondo dell’atletica, già da bambino, in terra calabrese: “Per 10 anni Jacobs ha trascorso le vacanze al Mimosa. In Calabria è stato accolto con affetto dalle mie sorelle e da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Come si vede in Tv è sempre stato un bravissimo ragazzo. Ancora oggi, quando vengo a Rosarno, non manco mai di portargli i suoi dolci preferiti. Lui è legatissimo alla Calabria e a Rosarno, dove spera di ritornare presto”.

Anche a seguito della rottura tra l’uomo e Viviana Masini, il vincolo affettivo con quello che si definisce il suo ‘papà calabrese’ e il Sud non si è mai interrotto, così come la passione per lo sport che lo ha portato a sbaragliare la concorrenza alle Olimpiadi.

Anche Antonio Reppucci, commissario prefettizio di Rosarno, ha espresso la sua soddisfazione per la vittoria parlando del legame tra la medaglia e ‘il profondo vincolo affettivo con la città di Rosarno, dove Jacobs è tornato spesso, luogo storico e identitario molto importante per la sua crescita’.


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